Il 12 maggio in casa nerazzurra non può essere un giorno come gli altri. La mente degli appassionati, di chi c'era allora e di coloro che hanno studiato sulle pagine dei libri la storia della Grande Inter rimanda a quella serata del 1965, quando a San Siro la Beneamata guidata da Helenio Herrera rimontò il Liverpool nel ritorno della semifinale di Coppa dei Campioni e conquistò il pass per la finalissima (disputata nello stesso stadio e vinta per 1-0 ai danni del Benfica grazie a un gol di Jair).

Il 3-1 di Anfield Road del 4 maggio aveva complicato i piani della squadra campione in carica, dominata dai Reds in terra inglese. Per fortuna della squadriglia interista Sandro Mazzola mise a segno la rete del provvisorio 1-1, ma il risultato finale non lasciava spazio ad interpretazioni: si trattava di una mezza umiliazione, sicuramente una batosta dal punto di vista mentale per i meneghini, considerato anche il fatto che per tutto l'arco dell'incontro gli uomini in maglia bianca furono assillati dal coro "When The Saints Go Marching In" intonato dai sostenitori locali.

NOTTE MAGICA - Una settimana dopo, la voglia di rivalsa era tanta. Il pubblico di San Siro nei confronti dell'Inter del Mago era stato sempre, prima di allora, piuttosto attendista: in tanti sugli spalti, ma l'atmosfera si scaldava soltanto quando la partita prendeva il verso giusto (stando almeno a quanto riferito dai giocatori). Quella sera, però, tutto cambiò: il tifo fu incessante fin dall'ingresso in campo delle due squadre. E con un clima così, la rimonta che sembrava impossibile si trasformò in realtà.

UNO-DUE ISTANTANEO - All'8' di gioco la perla di Mario Corso che sblocca il parziale: una splendida punizione a foglia morta calibrata con il piede mancino dai 20 metri. Soltanto qualche secondo dopo, il raddoppio: Joaquin Peirò sottrae (più che regolarmente) il pallone al portiere avversario, si porta la palla sul destro e gonfia la rete, tra l'estasi dello stadio intero e del telecronista Niccolò Carosio, sbalordito dalla vincente "furfanteria" del numero 9 nerazzurro. Da questo istante in poi, la gara prende la piega giusta.

IL GIGANTE DI TREVIGLIO - Il Liverpool rinuncia al contrattacco, anche perché l'Inter ha una difesa di ferro e gli inglesi sanno che se contro una squadra di Herrera ti sbilanci rischi di incassare un gol concedendo agli avversari soltanto quattro o cinque tocchi. Per completare la rimonta sarà necessario arrivare al 62': un'azione intelaiata egregiamente dai centrocampisti nerazzurri porta il fluidificante Giacinto Facchetti a 25 metri dalla porta con il pallone ben posizionato sul suo piede destro. Una poderosa conclusione del Cipe non dà scampo all'estremo difensore dei Reds: 3-0 e recupero compiuto.

GIOIA FINALE - A questo punto, gli ospiti non hanno la forza psicologica per reagire: la Beneamata chiude bene le linee di passaggio nei primi metri e i ragazzi di Bill Shankly non trovano spazi per rendersi pericolosi. Finisce così: risultato tondo, finale conquistata, boato di San Siro, popolo nerazzurro in estasi. Pochi minuti dopo l'epilogo dell'incontro, dagli altoparlanti dello stadio risuona una canzone già sentita: è "When The Saints Go Marching In", un 33 giri donato da Sandro Mazzola allo speaker dello stadio affinché gli ospiti potessero essere sanamente sbeffeggiati dopo la rimonta subita. "Un'impresa incredibile: la paragono a Inter-Barcellona del 2010", ha riferito qualche anno fa Mario Corso.

I titolari di quella sera: Sarti, Burgnich, Facchetti, Bedin, Guarneri, Picchi, Jair, Mazzola, Peirò, Suarez, Corso. Allenatore: Helenio Herrera. Una filastrocca che tutti abbiamo imparato, l'orgoglio di un'intera generazione di tifosi. Un'Inter che ha imparato a farsi chiamare Grande.

VIDEO - ACCADDE OGGI - CORSO-PEIRO-FACCHETTI, STORICA RIMONTA AL LIVERPOOL (1965)

Sezione: Accadde Oggi / Data: Dom 12 maggio 2019 alle 12:20
Autore: Andrea Pontone / Twitter: @_AndreaPontone
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