"In molti casi nella vita si parla per convenienza e il calcio non fa eccezione.I bianconeri,ad esempio,criticano l'esterofilia di Moratti esaltando orgogliosamente l'italianita' della Juve,mentre parte degli interisti esaltano la Beneamata come esempio di multietnicita',impegnata nel sociale,antirazzista ecc..ecc.. Io,nonostante il triplete appena vinto,sono deluso dalla mia Società.Non mi sono bevuto affatto il cervello se affermo che apprezzo i percorsi intrapresi da juve (da tempo) e milan.Quanto mi piacerebbe che anche per noi si parlasse di "Inter agli interisti" (con chiaro riferimento a Mihaijlovic e Zenga per la panchina) e di zoccolo duro della nazionale.Ogni tanto leggo di giocatori che hanno quasi indossato la casacca nerazzurra gia' dai tempi di Mancini,tipo Mannini e Di Natale,ma che per diversi motivi non se ne è fatto più niente.

Pure con l'arrivo di Mourinho si parlava di una maggiore attenzione nei riguardi dei talenti nostrani e le parole dette ultimamente dall'ad Paolillo,ahime',sembrano le ennesime promesse al vento. Ora sfido chiunque a dirmi che non ci sono giocatori italiani di qualita'/prezzo migliori dei vari Chivu,Quaresma,Muntari,Mariga,Krhin,Pandev o Arnautovic. Data la mia eta' la mia Inter per eccellenza è quella di trapattoniana memoria,quando,se prendevi un giocatore straniero era per far fare un salto di qualità alla rosa e non riempirla solamente(chiaramente tenendo conto delle leggi vigenti).In realtà oggi sarebbero forse gli italiani a riempire la rosa,ma sarebbe comunque un buon punto di partenza per il fair play finanziaro e per l'identità nazionale".

Mauro

Sezione: Visti da Voi / Data: Mar 08 giugno 2010 alle 17:02
Autore: Redazione FcInterNews
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