Il mercato che non decolla e l'assenza di Taremi spalancano le porte alla chance per Valentin Carboni di mettersi in mostra con la maglia nerazzurra dopo i guai fisici dell'ultima stagione.

L'Inter ha messo nel mirino Hojlund e Bonny per completare il reparto con Lautaro e Thuram. Ma un giovane potrebbe restare per restare con 5 punte: Seba Esposito pare destinato a lasciare Milano dopo il Mondiale, dunque lo slot se lo giocano il fratello Pio e proprio Valentin, secondo le valutazioni del Corriere dello Sport. E la base di partenza è il fatto che Chivu conosce entrambi, avendoli allenati nelle giovanili dell’Inter e avendo una particolare inclinazione favorevole con i giovani, come dimostrato anche a Parma nei mesi scorsi.

A questo punto, il Mondiale diventa una vetrina utilissima soprattutto per l'argentino, considerando che invece l'ex Spezia è fermo ai box e lo sarà almeno per le prime due giornate della competizione. "Lautaro e Thuram non potranno giocarle tutte, così ci sarà subito spazio anche per gli altri elementi e in quest’ottica il più pronto sembra Valentin Carboni, che fin dall’inizio di questa nuova avventura americana si è allenato con il gruppo - sottolinea il CdS -. Ha tanto da dimostrare, in riferimento al grave infortunio al ginocchio dello scorso ottobre che ha messo fine anzitempo alla sua esperienza a Marsiglia. Trattandosi di un guaio così serio, l’argentino deve provare che qualsiasi brutto ricordo è stato cancellato e confermare la sua tenuta fisica in partita ad alti livelli. Comunque vada la scelta del’Inter non sarà semplice anche per le diverse caratteristiche dei due. Se Carboni è qualità pura con il pallone tra i piedi, con l’abilità di disimpegnarsi anche sulla trequarti tra possesso e imbeccate, Pio Esposito è il classico centravanti d’area, in grado di prendere posizione e battagliare con i difensori. Il loro futuro passa dall’America, così come quello dell’attacco dell’Inter firmata Chivu". 

Sezione: Rassegna / Data: Lun 16 giugno 2025 alle 08:56 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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