Dino Baggio era uno che nei match cruciali spesso sapeva risultare decisivo. "Ho sempre sentito molto le partite decisive e, al contrario di altri, non mi sono mai fatto imprigionare dalla tensione. In campo davo l’anima. E così, spesso, ero decisivo", ha spiegato alla Gazzetta dello Sport l'ex centrocampista di Juve, Inter, Parma e Lazio.

C’è un’altra cosa che l’ha fatta entrare definitivamente nel cuore dei parmigiani, vuole raccontarla?
"Il gesto dei soldi all’arbitro Farina durante un Parma-Juve del gennaio 2000. Feci un fallo su Zambrotta, mi beccai il rosso e sotto i suoi occhi sfregai l’indice e il pollice come a dire: “Ti hanno pagato, eh!”. Mi beccai due giornate e non mi convocarono più in Nazionale".

Perché lo fece?
"Non me ne sono mai pentito e ne parlai anche con l’arbitro Farina prima che morisse. Non ce l’avevo con lui, ma col sistema. Poi tutte quelle cose sono uscite con le sentenze di Calciopoli. Per essermi ribellato alla dittatura bianconera, i tifosi del Parma mi adottarono".

Sezione: Rassegna / Data: Gio 30 agosto 2018 alle 11:10 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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