Beppe Bergomi racconta Diego Simeone con l'occhio dell'ex compagno di squadra. Lo fa dalle colonne di Tuttosport.  "Diego interpretava il ruolo in base a cosa gli veniva richiesto dall’allenatore. Se c’era bisogno di attaccare, lui era abilissimo a inserirsi e segnare di testa; viceversa, quando dovevamo difendere lui si piazzava sulla linea dei centrali e ci dava una gran mano in fase di non possesso. Era un centrocampista moderno", afferma lo Zio.

"Guardando l’Atletico giocare - continua - rivedo il carisma, la grinta e la furbizia argentina del Cholo. Mi capitò di parlarci quando decise di fare l’allenatore: ‘Zio - mi disse - se mai decidessi di allenare, non sbagliare il preparatore atletico, falli correre tanto. Sono stato a vedere gli allenamenti di Pep Guardiola e gli ho fatto i complimenti, ma io non sono in grado di fare quel tipo di calcio’. Ognuno deve essere sé stesso, e lui ha disegnato l’Atletico a sua immagina e somiglianza. C’è da dire però che negli ultimi anni sta cercando di portare qualcosa di diverso: questo non è più l’Atletico di una volta, quello difensivo e abituato a farti male in contropiede. Questa adesso è una squadra che propone, che prova a giocare a calcio. Basti vedere quello che è successo all’Olimpico con la Lazio che è stata stritolata sul palleggio. Ed è per questo che l’Inter dovrà stare molto attenta".

Sezione: Rassegna / Data: Lun 19 febbraio 2024 alle 09:38
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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