SOMMER 6,5 - Ipnotizza Dybala usando il gomito, poi neutralizza in tuffo una sua punizione dal limite. Avvio di secondo tempo impegnativo dopo un primo sonnacchioso in cui gli tocca soprattutto giocarla con i piedi. Poco dopo sbaglia l'uscita su un calcio d'angolo ma Dovbyk non lo punisce, unico svarione ddella serata. Attento sulle conclusioni centrali di Soulé e dell'ucraino, mette la firma sul clean sheet

AKANJI 6,5 - Gli tocca costantemente affrontare faccia a faccia Wesley, che palla al piede fa sempre scattare l'allarme. Con i raddoppi di Barella però lo svizzero nega all'avversario gran parte delle opzioni offensive, accompagnandolo in direzioni meno insidiose. Trascorre quasi tutta la partita dell'Olimpico nella sua metà campo, a protezione della difesa, liberando Bastoni per le iniziative offensive. Fa valere l'abitudine a certe partite di cartello e la sua serenità.

ACERBI 7 - L'assenza di punte centrali per circa un'ora lo invita a mantenere la propria posizione senza cercare uscite fuori luogo. La Roma entra raramente in area nel primo tempo e per lui è normale amministrazione. Poi entra Dovbyk e la sua serata cambia, con una serie di corpo a corpo quasi epici in cui il centrale non arretra di un centimetro nonostante l'impatto fisico del rivale. Anzi, è a dir poco decisivo quando con una zampata sporca un destro di Celik da posizione invitante.

BASTONI 6,5 - Oltre all'impegnativo lavoro difensivo contro Soulé o in seconda battuta sulle sovrapposizioni di Celik, aggiunge un po' di pepe alla sua prestazione andando ad aggredire alto i portatori di palla e riuscendo anche a rubare un pallone che Mkhitaryan spreca calciando alto. Sempre nel vivo del gioco, alterna giocate conservative ad altre progressive, raffinando l'intesa con Dimarco e sfiorando la rete da fuori. Il meglio di sé lo offre comunque nelle coperture.

DUMFRIES 6 - Nonostante Wesley non lo segua praticamente mai e Hermoso sia tutto tranne che un mastino schiumante rabbia, non mette in mostra le sue qualità offensive e lavora pochi palloni negli ultimi 25 metri della metà campo giallorossa. Resta soprattutto nella terra di mezzo, affidando ad Akanji le cure del brasiliano e tentando qualche scatto in profondità una volta recuperato il pallone, come quando si fa murare da Svilar in avvio di ripresa.

BARELLA 6,5 - Dopo averlo fatto con la Cremonese, manda in porta sul filo del fuorigioco Bonny anche all'Olimpico. Due indizi non fanno una prova, ma il sospetto che tra i due ci sia un certo feeling e condivisione delle tempistiche è forte. Le fatiche con la Nazionale azzurra non lo privano di energia e lucidità, sfode l'ennesima prestazione da tuttocampista abbassandosi per dare linee di passaggio e allargandosi a destra per areare la manovra. Conclude da frangiflutti davanti alla difesa. DALL'81' ZIELINSKI SV.

CALHANOGLU 6 - Per una sera ha le polveri decisamente bagnate, i suoi tentativi non trovano il bersagio e con un controllo errato non sfrutta un pallone tiornfalistico ricevuto al limite dell'area. Si dedica soprattutto al lavoro di copertura e avviamento dell'azione, accettando il dialogo nello stretto con i compagni ma privilegiando sempre la giocata più serena e meno rischiosa, nel rispetto dell'elettrocardiogramma della partita. DAL 61' FRATTESI 6 - Qualche errore tecnico e poca presenza in una fase in cui bisogna stringere i denti. Però potrebbe essere determinante come la scorsa stagione quando arma il destro di Mkhitaryan che scheggia il palo.

MKHITARYAN 7 - Prestazione dai due volti per lo scrittore armeno: praticamente perfetto nella sua metà campo,con ottime chiusure, posizionamento ideale e recuperi preziosi; pasticcione nella metà campo avversaria, dove per eccesso di imprecisione manda alle ortiche ottime chance sbagliando la misura di conclusioni e rifiniture. Inutile sottolineare come aumenti i giri del motore quando tutti gli altri li abbassano, per questo meriterebbe la rete sull'assist di Frattesi. Instancabile fino al 95esimo.

DIMARCO 6,5 - Chi se lo aspettava scarico dopo il doppio impegno da titolare con la Nazionale si è dovuto rapidamente ricredere. Approfittando delle distrazioni difensive di Celik, a volte troppo alto, guadagna tanti metri per attaccare gli spazi e mette, o almeno prova a farlo, più di un pallone interessante in area di rigore. Attento nelle chiusure su Soulé, mette la massima attenzione in entrambe le fasi, soprattutto in quella difensiva. DALL'81' CARLOS AUGUSTO SV.

LAUTARO 6 - Ha costantemente il fiato (e non solo) sul collo di Mancini, che lo prende sempre alto e prova l'anticipo. A volte gli riesce, altre l'argentino se ne libera con la qualità che lo accompagna sempre. Le volte in cui riesce a girarsi permette alla squadra di salire, la sua attività di cucitura tra centrocampo e Bonny è magistrale e il giallo rimediato dopo soli 4 minuti non lo condiziona. Peccato gli manchi a volte la giusta lucidità per essere efficace. DAL 61' ESPOSITO 6,5 - Tra i subentrati è quello che riesce davvero a incidere sulla partita, lottando come un dannato su ogni pallone e guadagnando diversi falli (e il giallo a Ziolkowski) preziosi per allentare la pressione giallorossa, esattamente quello che Chivu si aspettava da lui.

BONNY 6,5 - Uno dei giocatori più attesi non tradisce le attese, dimostrandosi l'ideale alter ego di Thuram con tante giocate e movimenti che ricordano il suo connazionale. A questo aggiunge sacrificio nel primo pressing e un gol pesantissimo scattando sul filo del fuorigioco. A volte si prende delle pause, ma appena gli arriva un pallone prova sempre a fare la cosa giusta. DAL 68' SUCIC 5,5 - Entra a ritmi troppo bassi e non riesce ad amalgamarsi alla partita come ci si aspetta. Viene anche ammonito dopo essersi fatto saltare da Baldanzi.

ALL. CHIVU 7 - Nella città che lo ha reso 'italiano' torna per la prima volta da allenatore e prepara la partita in modo ottimale, pur non avendo molti giorni per indottrinare i suoi. Il gol all'inizio di Bonny gli semplifica il compito, ma è la gestione della gara in generale che merita applausi. L'Inter gestisce i ritmi, cerca sempre di verticalizzare e concede il possesso palla agli avversari senza scoprirsi. Nella ripresa la Roma aumenta il peso offensivo ma i suoi stringono i denti fino allo scadere, accettando di sporcare ogni pallone. Le sue indicazioni dalla panchina sono un porto sicuro per i giocatori.


ROMA: Svilar 6, Hermoso 5,5 (dal 74' Bailey 6), Mancini 6, NDicka 6 (dal 55' Ziolkowski 5,5), Celik 5,5, Cristante 6, Koné 6,5, Wesley 6,5, Soulé 6 (dall'80' Ferguson sv), Pellegrini 5,5 (dal 55' Dovbyk 5,5), Dybala 6 (dal 74' Baldanzi 5,5). All. Gasperini 5,5


ARBITRO: MASSA 5,5 - Direzione sull'ottovolante, soprattutto nella gestione dei cartellini. Nel primo tempo è fin troppo permissivo, pur ammonendo Lautaro dopo pochi minuti senza beneficio del dubbio. Poi nella ripresa grazia NDicka da un secondo giallo che avrebbe cambiato la gara, iniziando successivamente ad ammonire un po' ovunque. Regala una punizione dal limite a Dybala per un fallo di mano inesistente di Acerbi. Nel complesso fischia troppo.
ASSISTENTI: Meli 6,5 - Cecconi 6
VAR: Meraviglia 6

Sezione: Pagelle / Data: Sab 18 ottobre 2025 alle 22:47
Autore: Fabio Costantino / Twitter: @F79rc
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