Nel suo intervento a margine del Gran Galà del Calcio di ieri, Aurelio De Laurentiis ha offerto la sua visione, anche questa volta non senza un tono polemico, sul campionato italiano: "Non è possibile che i campionati non contino come la cosa più importante per i tifosi che ci seguono. Loro sono i nostri committenti. C’è un problema. Walter Veltroni ha cambiato il calcio dicendo delle società di capitali, ma se così è tutte le istituzioni che girano attorno dovrebbero rendersene conto e fare il giusto per le società. Noi dovremmo cominciare il campionato in un momento e, se fossimo meno società e meno squadre, chiuderemmo il campionato anzitempo e ci sarebbe tutto il tempo per far sì che le nazionali non levino energie ai club".

DeLa pone l'accento su un altro aspetto a suo dire negativo: "Il numero non conta, ma conta la qualità delle squadre. Qui c’è un grande errore: le retrocessioni. Se tu hai la Spada di Damocle di retrocedere e se hai una società più piccola, hai paura di investire, perché hai la spada sulla testa. In NBA non ci sono retrocessioni e sono diventati tutti miliardari. Ma io ci vorrei vedere i proprietari dei fondi, vorrei vedere i proprietari veri delle società che non hanno la consapevolezza di dover fare la gavetta in un contesto di cui, forse, capiscono poco".

Sezione: News / Data: Mar 02 dicembre 2025 alle 14:39 / Fonte: Calcioefinanza.it
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
vedi letture
Print