HANDANOVIC 7 - Non gli tocca svolgere compiti particolarmente difficili per quasi tutta la gara, poi a 2 minuti dal 90' si esibisce in una delle più belle parate della sua carriera su colpo di testa vincente di Vitolo. Pazzesco.

D'AMBROSIO 6 - Bel duello con Filipe Luis, che sfrutta i metri che gli crea Koke. A volte lascia troppo spazio, nel complesso è al suo posto a chiudere. Poco appariscente nella metà campo avversaria, dove lascia i riflettori a Politano. DALL'81' CANDREVA SV.

SKRINIAR 7 - Il duello con Diego Costa è titanico, i due se le danno senza batter ciglio e alla lunga è lo spagnolo a perdere l'autocontrollo. La rete di Lautaro ha inizio da una spallata energica ed entusiasmante su Koke, che ancora patisce i postumi. A volte un po' goffo, ma sempre efficace.

MIRANDA 5,5 - Rischia di rovinare un buon primo tempo sbagliando in occasione del gol di Correa, annullato dal Var. Uno svarione figlio probabilmente di una condizione non ancora al meglio, o forse dell'emozione di essere tornato davanti a un pubblico che non l'ha mai dimenticato. Concede uno stacco insidioso a Diego Costa da corner. DAL 60' GAGLIARDINI 6 - Fa sentire la sua presenza nel traffico e si disimpegna con tranquillità.

DALBERT 6,5 - Gode di spazi davanti a sé, ma ne concede altrettanti a Juanfran che troppo spesso è libero di ricevere in posizione avanzata. Impossibile comunque negargli un'evidente crescita sul piano della personalità e dell'accuratezza tattica. La diagonale che toglie il gol a Diego Costa nel primo tempo è perfetta.

VECINO 6,5 - Avvio con il freno a mano tirato, quasi volesse prendere le giuste misure. Poi, come un diesel, inizia a mettere la gamba un po' ovunque e ad alzare il pressing, senza rinunciare alla qualità delle giocate. Ancora delle pause, ma sarebbe impensabile trovarlo già al massimo. DALL'81' RANOCCHIA SV.

BROZOVIC 6,5 - Riprende il discorso esattamente dove lo aveva lasciato, dirigendo l'orchestra con una nonchalance invidiabile. La stessa mostrata ai Mondiali, persino in finale. Qualche volta esagera, gioca però sempre a uno-due tocchi ed è a tratti impercettibile come ogni regista dovrebbe essere. DAL 60' BORJA VALERO 6 - Utile quando c'è da arretrare, il momento della gara non gli permette di dirigere la manovra.

POLITANO 6 - Più che Filipe Luis, il suo incubo nel primo tempo è Spalletti che lo telecomanda dalla panchina urlandogli nell'orecchio. Un paio di volte fuori posizione, si fa comunque apprezzare per la qualità di alcune giocate e per i tagli centrali a creare massa al limite dell'area avversaria. Deve migliorare nelle scelte. DAL 71' JOAO MARIO 5,5 - Non entra con lo spirito di chi voglia dimostrare qualcosa o cerchi di approfittare di una simile vetrina.

MARTINEZ 7 - Riproposto da trequartista, è sempre nel vivo del gioco. La ricerca di Icardi (anche con un velo) è una costante, in generale prova la giocata ma non rallenta mai la manovra, pur perdendo qualche possesso di troppo. Il gol è il manifesto di un talento evidente ma ancora non totalmente espresso. Una meraviglia che stordisce il Wanda Metropolitano. DAL 71' KARAMOH 5,5 - Non entra benissimo, nonostante gli spazi che la difesa avversaria concede. Tenta giocate fuori dagli schemi e non particolarmente utili.

ASAMOAH 6,5 - Sperimenta l'ennesimo ruolo dall'inizio della pre-season, agendo stavolta alto a sinistra nel 4-2-3-1. Non è un offensivo e si nota nella mancanza di decisione negli ultimi 25 metri, comunque è sempre al suo posto a dare manforte alla manovra. Telecomandato il lancio che mette Lautaro in condizione di stupire. DAL 60' DE VRIJ 6,5 - Senza batter ciglio, si piazza al centro della difesa e non lascia passare uno spillo. Non solo, si permette il lusso di avviare i contropiede.

ICARDI 6 - Oblak gli nega il coronamento di una bella giocata, Gimenez e Godin la ricezione di palloni puliti. Interessante il dialogo con Lautaro, a suon di sponde. Poco presente nell'area rojblanca, si rende utile aiutando in fase di contenimento e non smette mai di dettare il passaggio ai compagni.

ALL. SPALLETTI 6,5 - Si tratta di calcio d'agosto, ma tra otto giorni si fa sul serio e il tecnico di Certaldo può andare a Reggio Emilia con tante buone sensazioni. Al di là della prestigiosa vittoria al Wanda Metropolitano, può annotare sul proprio taccuino enormi passi avanti: personalità, palleggio, rapide ripartenze, cura dei dettagli e massima disponibilità al sacrificio. Questa Inter ha già la mentalità europea.


ATLETICO MADRID: Oblak 6, Juanfran 6 (dal 61' Arias 6), Gimenez 5,5 (dal 46' Savic 6), Godin 6 (dal 61' Montero 6), Filipe Luis 6, Partey 6 (dal 46' Rodri 6), Saul 5,5 (dal 61' Olabe 5,5), Koke 6 (dal 61' Gelson Martins 6,5), Lemar 5,5 (dal 61' Vitolo 5,5), Correa 6,5 (dal 61' Griezmann 6), Diego Costa 5,5 (dal 61' Kalinic 5,5). All. Simeone 5,5


ARBITRO: HERNANDEZ 6 - Ha l'onore di battezzare il Var, ancora oggetto misterioso in Spagna, nel modo giusto quando annulla il gol del momentaneo 1-1 di Correa per fuorigioco. Non si tira indietro quando c'è da ammonire Diego Costa per proteste.

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Sezione: Pagelle / Data: Sab 11 agosto 2018 alle 23:00
Autore: Fabio Costantino / Twitter: @F79rc
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