Ancora una serata amara per l'Inter che fallisce la possibilità di sollevare un trofeo, il primo stagionale, e continua a guardare da lontano la gioia dell'ultimo trofeo sollevato, ovvero lo scudetto della seconda stella. "In finale di Supercoppa ci va ai rigori il Bologna, che sbaglia di meno e segna il gol decisivo dagli undici metri con Ciro Immobile" come sottolinea il Corriere della Sera nell'edizione odierna dove, giustamente, puntualizza: "Anche una buona mira conta". In casa Inter "sbagliano con una buona dose di sciatteria Bastoni, Barella e Bonny". Il resto lo fa Ravaglia. 

Alla squadra di Chivu non è bastata una partenza lampo, "con un gran gol al volo di Thuram, non bastano le fughe di Dimarco, gli arabeschi di Zielinski e nemmeno l'ingresso di Lautaro a meta ripresa": i nerazzurri non chiudono mai la partita e sembrano far poco per tentare di farlo, "il Bologna prende presto coraggio, non si scompone mai, pur soffrendo la pressione nella ripresa. E i rigori sono decisivi anche nei tempi regolamentari". Nel primo tempo difatti è decisivo il tocco di braccio di Bisseck che Chiffi non vede, il VAR sì, ed penalty che Orsolini non sbaglia. Nel secondo invece è l'arbitro, stavolta, ad assegnare la massima punizione, prima che il VAR aggiusti l'errore annullando la decisione del fischietto di Padova.

Nella notte di Riad la coppia Bonny-Thuram "non convince fino in fondo" e le contromisure per l'assenza di Dumfries non sono incisive: Luis Henrique non fa mai la differenza, Diouf nel finale fa meglio. Ora rientrerà Darmian, ma un aiuto dal mercato sembra necessario. Ma Chivu può raccogliere una consolazione: quella di aver ritrovato un portiere come Martinez, che ora finalmente può davvero incalzare Sommer.

Sezione: Rassegna / Data: Sab 20 dicembre 2025 alle 11:47
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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