Sarà il grande ex di giornata e, tra l'altro, il suo cartellino è ancora a metà tra Inter e Napoli, visto che a Milano è arrivato in prestito con diritto di riscatto. Walter Alejandro Gargano Guevara parla alla Gazzetta dello Sport della sfida di domenica sera e lo fa proprio partendo dai suoi ex compagni. "Anni bellissimi e indimenticabili, nessun ricordo brutto con l’apice vissuto nella vittoria di Coppa Italia e nell’esperienza in Champions. Napoli mi ha preso e cambiato la vita: è lì che ho conosciuto l’amore vero con Michaela". Michaela, la sorella di Hamsik. "Non è nata subito la nostra storia: ero fidanzato io ed era fidanzata lei. Una volta ci facemmo una foto per caso, poi passa un anno e non succede nulla. Nel frattempo chiedo qualcosa a Marek, come si chiama e cose così. Qualche tempo dopo ci ritroviamo tutti e tre insieme ad una cena: "Cos’avevi detto di mia sorella?" dice Marek a voce alta. Imbarazzo. Poi io e Michaela ci siamo rivisti, nel frattempo avevamo rotto i vecchi legami ed è nato un amore grandissimo. Oggi abbiamo due figli... napoletani. Se ci sarà anche un figlio milanese? Eh, chissà", fa il mediano dell'Uruguay.

"Hamsik è un fratello che confida cose che si raccontano fra... fratelli. Ma ho anche un bel rapporto col papà e tutta la famiglia. Piace all'Inter? Mi limito a dirvi cosa penso di lui: a Napoli è cresciuto tantissimo giocando nel ruolo giusto. E’ una grande persona, un campione assoluto, è sicuramente fra i primi 10 giocatori al mondo".

Poi arriva il momento di fare il punto sull'addio al Napoli. "Andare via è stata una scelta mia, sia chiaro, ma non perché non avessi la certezza di giocare ma per il fatto che se ti dicono che sei in forma poi la domenica ti schierano".

Con il Palermo qualche critica dal pubblico del Meazza... "Succedeva anche a Napoli, pizzicavano me e Lavezzi perché volevano che fossimo sempre al top. Se è vero che sbaglio più i passaggi vicini di quelli lontani? Succede (ride, ndr). A volte capisco la gente, perché vede errori in passaggi che non puoi sbagliare. Però, come dice Strama, io non mi fermo mai e la stanchezza prima o poi si fa sentire...".

L'Inter è lì, ma per Bonucci la vera anti-Juve è il Napoli... "Bonucci dica quel che vuole, i conti si fanno alla fine e sarà proprio alla fine che vedremo se potrà parlare lui o l’Inter".

Da uno a dieci quanto si è integrato Gargano? "Sei o sette: il meglio non l’avete ancora visto. Pereira? Dategli tempo: viene da un campionato diversissimo, sta imparando, contro il Palermo ha fatto due chiusure fondamentali e perfette. Anche il più grande campione ha problemi con la tattica, io li ho sempre: aspettate e vedrete chi è Alvaro Pereira".

Grande vittoria a Torino, ma qualcuno insinua sia stata deleteria per la testa dell'Inter. "Faccio io una domanda: qualcuno si aspettava che l’Inter fosse lì dove si trova ora? Per me no. Lottiamo contro squadre che stanno insieme da tempo tipo Juve e Napoli stesso,mentre noi abbiamo cambiato eppure siamo lì. Vincere coò Napoli significherebbe dire che ci siamo: al momento il Napoli è più forte secondo la classifica, e quando succede così esce la vera Inter".

Un anno fa, arbitro Rocchi, lei era di là in Inter-Napoli 0-3. "Preparammo quella partita come fosse una finale. Ci furono errori, ma in quanto uomini anche gli arbitri sbagliano. Il caso-Sneijder? Se la vede lui con la società: noi pensiamo a giocare".

Infine, nessuna scaramanzia quando si pronuncia la parola Scudetto. "Ci pensiamo eccome!".

 

Sezione: FOCUS / Data: Mer 05 dicembre 2012 alle 08:57 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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