"L'Italia non è più una potenza mondiale del calcio. Abbiamo perso l'abitudine di far giocare a calcio i giovani. Negli ultimi anni hanno voluto creare atleti anziché calciatori. Si è insistito con il lavoro sulla forza e hanno dimenticato la cosa più importante: la palla". La denuncia arriva direttamente dalla pagine de El Pais e porta la firma di Sandro Mazzola, leggenda interista. Che parla proprio della sua esperienza diretta, non appena cominciò a muovere i primi passi da giocatore nerazzurro: "Quando ho iniziato a giocare nell’accademia giovanile dell’Inter, a 11-12 anni (anni 1953-54), ci davano un pallone a testa e prima dell’allenamento correvamo da una porta all’altra con la palla attaccata al piede, prima con il sinistro, poi il destro, poi l’interno, poi l’esterno…Lo facevamo 40 minuti al giorno. Poi arrivò un punto in cui si cominciò a dire che fisicamente gli italiani erano meno forti di altri e cominciarono a formare i giovani solo sul fisico. Nel calcio, l’attrezzo più importante è la palla". 

Sezione: Ex nerazzurri / Data: Mar 21 novembre 2017 alle 18:16
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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