A due giorni dal derby fra Inter e Milan, Roberto Mancini, intervistato dal Guardian, ha avuto modo di tornare sull'addio di Mario Balotelli dal City e sul trasferimento a Milano, sponda rossonera: "Mario non è più qui e questo rappresenta senz'altro un grosso problema per i paparazzi e per il Sun - commenta il tecnico con una battuta -. Sono felice per lui, adesso sta facendo tanti gol con il Milan e sono certo che continuerà a segnare perché in Italia il campionato non è difficile come quello inglese. Negli ultimi dieci anni il calcio italiano non ha fatto benissimo. Per lui è più semplice. È nato lì, conosce il calcio italiano. Mario non ha capito che il Manchester City rapprentava una grande, grande chance per lui - sottolinea Mancini -. Il City nei prossimi dieci anni può arrivare ad essere il club più forte al mondo. Lui non ha voluto pensarci, non ha pensato al suo futuro. Ma è un bravo ragazzo. Non ha 16 anni, è vero, ma ne ha 22 ed è quindi ancora giovane. E quando sei giovane commetti degli errori.

Mario ha avuto una vita difficile da bambino. Questa è la ragione principale per cui è così. È stato fortunato perché ha trovato una buona famiglia, però a 22 anni non hai la stessa esperienza di vita di un uomo di 35 anni. Da parte mia ho provato a trasmettergli tutto ciò che ho potuto. È stato come un figlio, mi dispiace soltanto che non abbia potuto dare di più al Manchester City. Ma con lui abbiamo vinto un campionato e una FA Cup, e questo è importante", ha concluso Mancini.

Sezione: Ex nerazzurri / Data: Ven 22 febbraio 2013 alle 18:37
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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