Enzo Bearzot da giocatore (schierato spesso in difesa o in mediana) indossò la maglia dell'Inter in 55 occasioni, dapprima giovanissimo nelle stagioni 1948-1951 e successivamente nel 1957-1958. Militò anche nel Pro Gorizia e nel Catania, chiudendo la carriera tra le fila del Torino. Come allenatore guidò le giovanili della squadra granata, poi una stagione al Prato e infine l'avventura in azzurro: dal '69 al '75 allenò gli Under 23; in seguito, chiamato sulla panchina della nazionale maggiore sino alle dimissioni del 1986, condusse l'Italia alla conquista dei Campionati del Mondo di Spagna 1982. Dal 2002 al 2005 è stato presidente del Settore Tecnico della Figc. Il Vecjo si è spento oggi a Milano all'età di 83 anni.

Ecco il ricordo dell'Inter, pubblicato su Inter.it:

Il calcio italiano piange un maestro, che non dimenticherà mai: Enzo Bearzot si è spento, oggi a Milano, all'età di 83 anni. Era nato ad Aiello del Friuli il 27 settembre 1927 e il calcio è stata tutta la sua vita. Prima da giocatore, nella squadra del suo paese natale e nella Pro Gorizia in serie B che lo proietta, ancora giovanissimo, all'Inter, dove arriva nel 1948 e vi resta sino al 1951 con 19 presenze in gare ufficiali. Poi Catania, Torino e ancora Inter, per la stagione ('56-'57) col maggior numero di parite: 27. Infine, da calciatore, ancora tanto Torino e, subito dopo, una carriera da allenatore che lo porterà dove tutti gli italiani lo ricorderanno sempre: sul tetto del Mondo, nel 1982, con l'Italia che vince in Spagna contro tutto e contro tutti. L'Italia di Bearzot, appunto, che di quella squadra non è solo un grande ct (con 104 presenze ha il record azzurro fra i tecnici), ma il papà, la luce, l'uomo con la pipa che regala tranquillità, saggezza, semplicità e che, alzata la coppa, gioca a carte con il Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, con Dino Zoff e Franco Causio. Ancora ct sino a Messico 1986, sarà coordinatore delle squadre nazionali sino al 1990.

Aveva scelto Milano come la sua città, vivendola con discrezione e attenzione, ricordando volentieri l'Inter - il primo amore che non si scorda mai -, lontano dai fasci di luce del calcio moderno e, al tempo stesso, sempre pronto a regalare preziosi consigli a tutti gli appassionati sinceri, come lui, del pallone.

Il presidente Massimo Moratti e tutta F.C. Internazionale, con tantissimo affetto, abbracciano la moglie Luisa, il figlio Glauco e la figlia Cinzia nel ricordo del grande Enzo Bearzot.

Sezione: Ex nerazzurri / Data: Mar 21 dicembre 2010 alle 12:33
Autore: Daniele Alfieri
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