Ore calde. Climaticamente ma non solo. L'Inter vive tra Milano, l'America e l'Indonesia, cercando di capire quello che sarà il suo destino. La trattativa per portare i capitali di Erick Thohir va avanti, c'è stata una piccola frenata che ha stoppato anche le varie pratiche burocratiche, ma tutto si concluderà per il meglio. Il tycoon prenderà oltre il 60% delle quote della società nerazzurra. E con sé, porterà anche il suo grande collaboratore Roesaldi. Che, a sua volta, farà sbrigare tutti i bilanci e farà tenere d'occhio i conti ad un fidato collaboratore, Thomas Shreve. 

Le nuove società del mondo moderno sono caratterizzate così, e l'Inter adesso si sta affacciando ad una nuova era. La divisione dei compiti permette una migliore massimizzazione delle risorse, tutti i campi dovranno rendere al massimo e Thohir conosce bene questo tipo di strutture. Il magnate si occuperà della comunicazione, renderà l'Inter un top club anche dal punto di vista del marketing. Moratti e la sua famiglia invece avranno un ruolo importante in società, vista la loro esperienza anche nei vari uffici della Lega Calcio e della UEFA, campo in cui c'è bisogno di figure già conosciute. Roesaldi invece controllerà i bilanci. E per questo i suoi uomini sono già al lavoro, studiando già i dati economici attuali dell'Inter. Un bilancio in rosso da circa 70 milioni di euro, che col passare del tempo, ovviamente, dovrà essere evitato. 

Intanto, sul mercato si cerca di dare a Mazzarri una squadra forte per la nuova stagione. La tournée americana ha evidenziato gravi problemi di condizione fisica e soprattutto di uomini in campo. E se il primo passaggio verrà meno col passare dei giorni e con il ritmo che verrà acquisito, il secondo deve essere assolutamente risolto per evitare di cadere nei soliti errori del passato. Per l'allenatore nerazzurro avere degli esterni in grado di difendere ed attaccare con grande forza fisica è fondamentale, e fino ad ora soltanto Nagatomo, a destra e a sinistra ha dato garanzie. Per Wallace la trattativa è in dirittura d'arrivo, un prestito secco che si tenterà di trasformare in opzione durante l'anno. Regalare a Mourinho un esterno già svezzato non sarebbe la mossa migliore, ma bisogna pensare al presente. A centrocampo, invece, il nome di Saphir Taideè il più caldo. Il franco-algerino, che ritroverebbe l'amico Belfodil all'Inter (i due in questi giorni avrebbero anche scambiato qualche messaggio su quello che sarebbe il gruppo che attende il calciatore rossoblu), è la prima scelta di Mazzarri che rivede in lui in un certo senso le qualità di Behrami. L'offerta al Bologna è chiara: 6-7 milioni di euro più i prestiti di Mbaye e Duncan. La società rossoblu invece chiede anche la metà di Khrin, valutata due milioni, e il prestito di un solo calciatore a scelta di Pioli. A fine mercato invece, un'operazione low-cost sarà quasi certamente quella di un difensore. Samuel e Chivu non danno particolari garanzie fisiche, e affrontare la stagione con 4 difensori per 3 ruoli è un rischio da non correre. L'Inter lavora, tra Milano, l'America e l'Indonesia. Tre poli, proprio come nelle nuove società mondiali. 

Sezione: Editoriale / Data: Mer 07 agosto 2013 alle 00:01
Autore: Riccardo Gatto / Twitter: @RiccardoGatto1
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