Ci siamo. Inizia a sentirsi il profumo di Top Player. Finalmente Thohir ha capito che senza grandi giocatori non si va da nessuna parte, che a fare solo il ragioniere si finisce con il perdere altri soldi ed ecco che nell’aria iniziano a rimbalzare i nomi che tutti volevano sentire: Yaya Touré prima di tutti, ma anche Dybala e un ritorno di Thiago Motta, tutti giocatori top che alzerebbero di una bella asticella il tasso tecnico e qualitativo della rosa. 

Da più parti filtra infatti la voce che Thohir si è deciso a fare grandissimi sforzi per dare a Roberto Mancini la squadra da scudetto che vuole, ambizione più volte confermata anche da Massimo Moratti. Le cifre che girano per convincere Yaya Touré – che sembra che si sia già deciso a trasferirsi a Milano alla corte del Mancio - sono di quelle da tempi d’oro, quattro anni di contratto da 5 milioni e passa più bonus sono numeri che fanno quasi paura, nonostante la scure del FPF e un bilancio alla canna del gas. La cosa più importante, al di là dei nomi, è questa voglia di vincere del presidente che anche da lontano si è stufato di partecipare e basta.

Poi però possiamo iniziare il dibattito. In tanti mi avete scritto che spendere così tanto, si parla almeno di una cinquantina di milioni, per un giocatore come Touré che la settimana prossima compirà 32 anni, potrebbe rivelarsi un grande errore. Il valore dell’africano non si discute e penso che la chiave sia proprio quella voglia di tornare a vincere subito che possa dare un centrocampista come l’ivoriano, qualità e tanta sostanza di una vera e propria bestia in grado di segnare addirittura 20 gol nella Premier dell’anno scorso. Può essere un rischio, da alcune latitudini, ma tutto mi sembra molto calcolato, se poi garantisce RobiMancio direi che possiamo stare tranquilli. Mi sembra qualcosa di molto ma molto simile a uno di quegli affari-sicuri alla “Milito-Thiago Motta” che sapete tutti poi a cosa hanno portato. 

L’arrivo di Touré e di un altro paio di giocatori potrebbe poi convincere Samir Handanovic a rimanere a Milano per vincere qualcosa con l’Inter. Mi sembrerebbe assurdo lasciar partire un portiere del suo valore, per prendere neanche 10 milioni e poi dover andare a cercare un sostituto, che difficilmente arriverebbe gratis. Il mercato però può aspettare anche un altro mesetto. Mancano ancora quattro partite e dicono che Mancini sia convinto di fare un en-plein per tentare una rimonta last-minute. È chiaro che il magro pareggio con il Chievo ha deluso un po’ l’ambiente ma vedendo le difficoltà di tutte le altre squadre impegnate nella corsa all’Europa League si può fare anche un bel tentativo. A mente libera, senza più niente da perdere, come a San Siro contro la Roma, si può ancora dare un senso a questa stagione.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 08 maggio 2015 alle 00:00
Autore: Marco Barzaghi / Twitter: @marcobarzaghi
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