Maturità. La parola d'ordine in quel di Appiano Gentile, dopo i tre successi di fila, è proprio questa: maturità. Tutto sembrava già irrimediabilmente perduto dopo il doppio ko Udinese-Juventus. E invece... E invece no. Anzi.

L'Inter si è rialzata e non si è fermata solo ai risultati. Dall'Ajax al Cagliari, passando per il Sassuolo, i nerazzurri hanno dato continuità di risultati e hanno accompagnato i successi con prestazioni di livello, in crescendo sia per qualità che per proposta generale. Soprattutto, quello che Lautaro e compagni sono tornati a mostrare è compattezza, autostima e autorevolezza. 

Effetti non causali, ma nemmeno scontati. Le prestazioni con Udinese e, soprattutto, Juventus, infatti erano state tutt'altro che soltanto negative. Poi è chiaro che il risultato finale condiziona anche i giudizi, ma quella che si era vista non era un'Inter arrendevole o senza idee. Il secondo tempo all'arrembaggio con i friulani e il dominio quasi incontrastato di Torino erano lì da vedere. I dettagli, come spesso capita, spostano tanto. Ma il lavoro era evidente e ora Chivu ne sta iniziando a raccogliere i frutti.

Stasera si torna in Champions ospitando lo Slavia Praga, poi ancora a San Siro con la Cremonese sabato prima di fermarsi per la seconda sosta stagionale. E quello che si richiede è sempre lo stesso: maturità. La parola d'ordine del chivuismo.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 30 settembre 2025 alle 00:00
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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