Ospite sul canale Youtube 'Scontro Diretto', Beppe Bergomi ha raccontato alcune curiosità sulla sua carriera nel mondo del calcio, lui che è stato una bandiera dell'Inter prima di diventare apprezzato commentatore in tv. Lo Zio, in particolar modo, ricordando i suoi trascorsi in campo, ha sottolineato che sono più i momenti negativi di quelli positivi: "Faccio un esempio: per me Maldini è il giocatore italiano più forte con cui abbia mai giocato. Ma anche lui che ha giocato 21 anni ha più perso che vinto in carriera. Adesso mi prenderete per pazzo.... Nei momenti difficili c'è sempre voglia di cambiamento, ecco perché io sono orgoglioso di quello che ho fatto, ovvero del fatto che sono rimasto all'Inter anche negli anni in cui non vincevamo. In questo senso, io sarò sempre stato a Gigi Simoni. Quando arriva all'Inter, mi dice 'quello è il campo, chi merita gioca'. Avevo 34 anni, abbiamo sfiorato uno scudetto, vinto una Coppa UEFA e poi sono andato a fare il mio quarto Mondiale. La fiducia te la devi meritare, non devono esistere le etichette e i pregiudizi. Io avevo 'perso' la Nazionale, sono rimasto a casa nel 1994. Oggi Sacchi, che è mio amico e mi ha proposto pure di allenare l'Under 21, mi dice che in quel caso sbagliò (a non convocarmi, ndr) perché mi ha detto che ragionava da giovane allenatore e non voleva perdere tempo a insegnare il suo calcio, quindi in difesa portò giocatori che conosceva dal Milan e dal Parma. Ho perso quel Mondiale, ma fare quello del '98 resterà uno dei ricordi più belli in assoluto per me". 

Sezione: Focus / Data: Mer 19 novembre 2025 alle 23:47
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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