Nemmeno il tempo di godersi il preziosissimo successo di Roma che si torna in campo. L'Inter, stasera, sarà ospite a Bruxelles dell'Union Saint-Gilloise, squadra campione di Belgio in carica e che, prima del rovinoso ko interno con il Newcaslte, nel primo turno aveva violato il campo del PSV Eindhoven. Insomma, non esattamente un avversario leggibile e mansueto. E va considerato anche il cambio in panchina avvenuto durante la sosta che ha portato Huber a sostituire Pocognoli, passato al Monaco.

La buona - anzi ottima - notizia per Chivu è che la sua squadra è ripartita da dove aveva lasciato. E se la condizione fisica di alcuni nazionali fisiologicamente ha risentito delle fatiche con le varie rappresentative, a livello generale l'Inter ha confermato la crescita esponenziale anche al cospetto di un avversario tosto e in fiducia come la Roma di Gasperini. Consapevolezza, autostima, qualità e solidità: tanti i motivi per essere soddisfatti. E il quadro è stato completato dai ko di Napoli e Juventus che hanno rilanciato definitivamente i nerazzurri ai vertici del campionato.

Peccato, dal punto di vista nerazzurro, il successo parecchio discusso del Milan contro la Fiorentina. Quel rigore nel finale, ai limiti del grottesco, ha cancellato il primato di Lautaro e compagni, con il conseguente controsorpasso dei cugini. Nulla di definitivo, ci mancherebbe, ma è chiaro che dalle parti di viale della Liberazione non saranno stati troppo soddisfatti dell'epilogo del match del Meazza, specialmente rammentando che il VAR Abisso, colui che ha richiamato e in qualche modo indotto l'arbitro Marinelli in errore, era l'AVAR in Juve-Inter decisa dal non fischio su Thuram-Bonny. D'altronde, la scia veleonsa della scorsa stagione, a livello arbitrale, è ancora lì ben presente e nessuno in casa Inter intende rivivere quelle vicende. Magari, aggiungiamo noi, sarà il caso che quacuno inizi a farsi sentire: il tempo del "bisogna accettare tutto" è scaduto. Anzi: non sarebbe mai dovuto esistere.

Per qualche ora l'aria di Champions allontanerà le italiche polemiche. Ma nessuno si illuda: la partita del Maradona è già dietro l'angolo.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 21 ottobre 2025 alle 00:00
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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