A proposito di Pio. Stasera, a Udine, l'Italia ospiterà Israele in un match decisivo per la qualificazione ai prossimi Mondiali. Al netto del primo posto meritatamente prenotato da Haaland e soci, gli azzurri cercano di blindare il piazzamento utile per accedere ai playoff. 

Una partita carica di significati non solo per le note vicende belliche che vedono Israele triste protagonista in negativo: possibile l'esordio dal 1' con la maglia azzurra per Francesco Pio Esposito. L'interista aveva già giocato una manciata di minuti nella tornata precedente e poi, sabato scorso, ha realizzato la sua prima rete in azzurro sul campo dell'Estonia. Il ko di Kean ha aperto un varco e Rino Gattuso, dopo aver lanciato l'interista a Tallinn, potrebbe ripetere la scelta oggi a Udine. E stavolta dall'inizio.

Gol al River Plate, esordio in Champions, gol al Cagliari e gol con la Nazionale: gli ultimi mesi di Esposito sono stati senza dubbio super positivi, andando forse oltre le pià rosee aspettative anche di Cristian Chivu, una sorta di padre putativo del giovane attaccante. Proprio la fiducia del romeno è stata fondamentale prima per trattenere Pio a Milano durante l'ultimo mercato e poi nel lanciarlo definitivamente nel calcio dei grandi. Ora la consacrazione a ogni livello, dalla Champions all'azzurro.

Montarsi la testa? Giammai! Chi lo conosce ne parla come un ragazzo umile, con grande voglia di migliorarsi. Concetti ribaditi anche dal ct Gattuso, che stasera potrebbe decidere di usufruirne come titolare. Inutili le polemiche e le solite istruzioni per l'uso: se uno è forte va detto. Non bisogna nascondersi, sebbene senza esagerare. Siamo sempre pronti a parlare bene dell'estero in relazione al lancio dei giovani e quando ne abbiamo uno spacchiamo il capello in quattro. Starà a lui, al club, alla Nazionale e alla famiglia salvaguardare il talento cristallino dell'interista. A noi restano la libertà di fare la cronaca e il privilegio di godercelo.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 14 ottobre 2025 alle 00:00
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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