Un ciclo di partite più che complicate, con un incipit di tre trasferte che valgono tantissimo. Cari interisti, preparatevi. Domani inizierà un vero e proprio periodo di crash test per i nerazzurri. Se infatti è vero che ogni partita vale tre punti, è altrettanto vero che sulla carta è più semplice conquistarli con certe squadre piuttosto che con altre. E anche che una serie di gare complicate può esaltarti al massimo se le cose vanno bene, ma pure buttarti già qualora invece la situazione precipiti. Sostanzialmente, nonostante siamo solo a metà ottobre, le risposte sul verde determineranno totalmente quello a cui andrà incontro l’Inter di Chivu. Le prossime partite di campionato contro Roma e Napoli, vuoi o non vuoi, ti diranno se sei o meno ancora da Scudetto, a prescindere dai risultati ottenuti.

Dico sempre che conta la prestazione, proprio perché se giochi bene hai molte più possibilità di vincere piuttosto che di perdere, ma tutto poi ruota intorno alla classifica. In Champions i nerazzurri sono messi per ora benissimo, normale che a Bruxelles serva una vittoria per salire a 9 in graduatoria e puntare ancora una volta alla qualificazione tra le prime otto. Ma in Serie A, visto che sono già arrivate due sconfitte, è il momento che Lautaro e compagni si riprendano quanto lasciato per strada. Poi per carità, mancherà comunque tantissimo alla fine dell’annata. Ma il come verranno affrontati gli imminenti impegni dirà tantissimo sulle reali possibilità dei vice campioni d’Italia e d’Europa.

Chivu lo sa, va per la sua strada e al momento percepisco su di lui una giusta fiducia, conquistata proprio per il metodo di lavoro e per il rispetto meritato in questi mesi. Anche per lui saranno delle prove importanti, perché non raccontiamocela, l’allenatore è sempre sotto esame. Ma il rumeno ha già dimostrato spirito di iniziativa, intelligenza, umiltà e fame di vittoria. Tutte doti fondamentali se vuoi diventare un grande allenatore. E punti – come giusto che sia – a vincere dei titoli e alzare trofei al termine della stagione. È il momento insomma che l’Inter torni a fare l’Inter, sul serio.

Il primo appuntamento, tra l’altro, è contro un ex dal dente avvelenato, quel Gasperini che a Milano non vinse una partita e venne mandato via dopo sconfitte cocenti. Precisato che il tecnico dei giallorossi oggi è un grandissimo allenatore e che quanto abbia fatto all’Atalanta sia un qualcosa di storico e forse irripetibile, l’errore di Gasp in epoca interista fu proprio quello di entrare a gamba tesa in uno spogliatoio comunque vincente, il che sostanzialmente lo fece durare pochissimo. Al contrario oggi Chivu ha avuto un approccio di personalità, ma non invasivo con i suoi nuovi calciatori. E questo fa tutta la differenza del mondo.

Ora serve proseguire sulla striscia dei risultati ottenuti. Aumentare ora il proprio credito potrebbe essere una molla decisiva per il proseguo della stagione. Non farlo, al contrario, sarebbe più che rischioso. Palla ai giocatori, tocca a voi!

Sezione: Editoriale / Data: Ven 17 ottobre 2025 alle 00:00
Autore: Simone Togna / Twitter: @SimoneTogna
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