Ai microfoni di Viva el Futbol, Lele Adani ha commentato la vittoria dell'Inter all'Olimpico contro la Roma:

"Prima di parlare dell'importante vittoria dell'Inter voglio partire da una premessa doverosa: la Roma ha perso 3 partite in casa col Lille in Europa League, ha perso col Torino e con l'Inter. Per me non c’è defaillance, Gasperini inventa cose anche dove non ci sono", premette Lele Adani nel suo lungo intervento a Viva el Futbol a proposito della vittoria dell'Inter in casa della Roma, successo di cui l'ex difensore sottolinea l'importanza. "Comincia in un modo, finisce in un altro, crea pericoli, attacca, può inciampare, gli può scappare il risultato, ma il suo lavoro è straordinario. In queste difficoltà come i veri grandi lui riesce a essere, senza la squadra che vuole o che ha cercato e che gli sta rispondendo secondo i suoi sacri canoni, pericoloso fino al 90esimo. Per questo io peso la vittoria dell’Inter, perché la Roma è stata una realtà subito e lo è anche in questo percorso intrapreso" ha continuato prima di dedicarsi alla squadra di Chivu e al lavoro fatto fino a questo momento dal tecnico romeno.

"L'Inter proprio per le difficoltà di questa partita mi porta a fare delle riflessioni: siamo partiti dalle indicazioni iniziali, dai no ricevuti da Fabregas, da un mercato che non si è completato secondo la prima richiesta ed è stato un po' riparatorio tra virgolette perché Diouf è quello un po' più indietro... L'Inter è stata spiazzata da Inzaghi che a un certo punto va via e le valutazioni Fabregas e De Zerbi avrebbero necessitato di un lavoro più profondo, rivoluzionario, di cambiamento della rosa e molto invasivo nella metodologia e nel concetto. Quando Inzaghi ha finito, dopo una settimana c'è stato il Mondiale per club, dopo 15 giorni è cominciata la stagione. Probabilmente la scelta di Chivu a un certo punto, condivisa nella strategia e nella visione, si sta rivelando giusta. Non so poi a quanto abbiano pensato a questo, ma oggi è così e l'Inter si è potuta permettere di ritoccare senza stravolgere proprio per la mancanza di tempo un assetto e di uomini che diversamente necessitavano più tempo. Sono andati su Chivu che è allenatore vero, persona che ha già spostato all'interno del gruppo, le idee funzionano, sono poche ma funzionano, con un rigeneramento degli stimoli che hanno riportato entusiasmo e risultati. Addirittura Chivu ha fatto una cosa che va detta: nel momento che Cecchi non va in Arabia per Inzaghi, lui gli dice tu rimani qua dicendogli 'tu conosci la squadra, io mi connetto alla tua metodologia, aggiungo, e tu mi vieni dietro'. La squadra fa qualcosa di diverso credendoci. In più ci sono gli inserimenti dei nuovi perché escono Taremi, Correa e Arnautovic, ed entrano Bonny e Pio Esposito che vanno visti. Ed ecco che do merito a Chivu. I numeri di Bonny sono altissimi ragazzi. Se manca Thuram, l'Inter ha sempre vinto quindi devo dare merito a questo nuovo percorso, che ha più sviluppi da sottolineare. L'Inter quindi rimane credibile e nel complesso come rosa la metto ancora davanti a tutte" ha concluso.

Sezione: Focus / Data: Lun 20 ottobre 2025 alle 23:40
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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