Da spacciati a miracolati. Il passo è breve. Soprattutto nel mondo del calcio dove tutto può cambiare da un momento all’altro. Dopo Juventus-Inter 4-3 per qualcuno la stagione nerazzurra era già finita e Chivu era da spedire non si sa dove. A distanza di poche settimane l’Inter ha zittito parecchie persone. Come? Alzando la voce in campionato, rimontando tutte le dirette rivali e tornando anche ad essere solida e cinica in Europa (6 punti su 6).

I meriti sono tutti di Chivu e del suo staff tecnico, ma guai a parlare di miracolo. In primis perché Chivu ha dimostrato dal Mondiale per Club di non essere uno arrivato per “caso” sulla panchina dell’Inter. La cosa più bella è il legame che si è instaurato tra mister caschetto e l’ambiente nerazzurro, suggellato da quell’abbraccio emozionante al triplice fischio all’Olimpico.

Chivu è riuscito a conquistare la fiducia del gruppo e a restituire autostima ad una squadra che rischiava di sprofondare. Tutto questo avendo anche il coraggio di lanciare giovanissimi come Bonny ed Esposito, salvo poi essere ripagato in campo da ottime prestazioni. La gestione del gruppo è pazzesca e fa ben sperare in visto del proseguo della stagione.

Mancava solo la Curva Nord, ma all’Olimpico è tornata pure lei in attesa del gran ritorno a San Siro. L’Inter è tornata a vincere un big match e lo ha fatto anche sapendo soffrire. L’annata è lunghissima, ma l’Inter è tornata e si presenterà a Napoli carichissima, dopo la trasferta in Belgio. Una settimana chiave e importante che potrebbe lanciare in alto ancora di più la squadra nerazzurra.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 20 ottobre 2025 alle 00:00
Autore: Raffaele Caruso
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