Come fare a mantenere i piedi per terra dopo un'esaltante qualificazione europea e la prospettiva di fare altri passi avanti nella competizione più importante del continente? Semplice: guardando la classifica del campionato. I 5 punti che ci distanziano dal Milan sono un motivo più che valido per mantenere alta la concentrazione anche contro il Lecce, domani a San Siro. Il Bari (guarda caso, sempre una pugliese) insegna che non esistono partite dall'esito scontato, soprattutto quando la soglia dell'attenzione si abbassa per troppa sicurezza. Già all'andata i giallorossi ci hanno giocato un pessimo scherzo, togliendoci 2 punti molto importanti, ergo la lezione, si spera, è stata appresa. Poi, stasera c'è l'anticipo che vedrà in campo il Milan a Palermo e, qualora i rossoneri portassero a casa i 3 punti (non mi voglio illudere, il recente curriculum rosanero non induce all'ottimismo), l'obbligo di un successo contro i salentini sarebbe indiscutibile.

Leonardo potrebbe applicare un po' di turn over, soprattutto in attacco dove Eto'o e Pazzini, in diffida, rischiano di giocarsi il derby con una piccola leggerezza. Perché rischiare, dunque? Perché bisogna vincere e il resto non conta nulla, credo sia un motivo valido per proporre tutti i migliori giocatori anche domani. Del resto, non avendo impegni infrasettimanali (nazionali a parte) e tornando in campo dopo due settimane, un altro sforzo i big potrebbero pure concederlo. La sfida contro il Lecce va presa con la massima serietà, a prescindere dall'esito di Palermo-Milan. Guai a fidarsi troppo di quanto rivela la classifica attuale. Guai a cullarsi su una sproporzione tecnica smisurata. Si comincia sempre sullo 0-0 e undici contro undici, quanto basta per cercare subito di fare meglio.

Contro il Bayern speravo potesse esserci anche Milito, ormai dato per guarito clinicamente. Invece no, il Principe rimarrà a guardare i compagni anche domani contro i pugliesi: il suo nome infatti non è sulla lista dei convocati di Leonardo. Peccato, per lui sarebbe stata una buona opportunità di rodaggio, in vista dei prossimi, delicati impegni in Italia e in Europa. All'andata contro i salentini fu l'argentino a illudere l'Inter, poi raggiunta da Olivera. Dispiace non poter testare se il giallorosso lo stimola a sufficienza sotto porta, ma noi interisti continuiamo ad aspettarlo fiduciosi. Siamo ancora in corsa in Champions e lui d'ora in poi sarà fondamentale, quindi se tenerlo a riposo è funzionale per averlo al meglio contro lo Schalke, ben venga questo turno di riposo. Inutile rischiare con un muscolo che troppe volte ha tradito lui e i tifosi nerazzurrri, gli stessi che intanto rendono omaggio al Re Leone dal Camerun, ma attendono allo stesso tempo il ritorno dell'amato Principe. La monarchia nerazzurra ha bisogno di entrambi per continuare a imperversare in Europa.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 19 marzo 2011 alle 13:14
Autore: Fabio Costantino
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