"Chi vincerà lo scudetto? Domanda da un miliardo di euro, anche se la corsa è ristretta a Juventus e Inter. Ci sono squadre che stanno facendo molto bene come la Roma, il Cagliari, l’Atalanta e la Lazio, ma se la giocheranno i bianconeri e i nerazzurri". Ad assicurarlo è Gianfranco Zola, parlando in esclusiva al Corriere dello Sport. L'ex Magic Box, subito dopo, si sbilancia eleggendo la sua favorita al tricolore: "La Juventus ha un vantaggio dato da una rosa eccezionale. E quando hai ricambi così di qualità, alla lunga...".

 L’Inter, però, è in scia a -1.
"Nelle prime 12 giornate l’Inter ha fatto grandi cose ed è cresciuta tantissimo rispetto al passato, ma forse a livello di alternative qualcosa le manca". 

Cosa ha portato al calcio italiano il ritorno di Conte?
"Antonio appartiene a quella categoria di allenatori che cambiano le squadre in meglio. All’Inter ha dato tanto dal punto di vista fisico, dei risultati e della caparbietà. Le squadre di Conte hanno tutte questo marchio di fabbrica".

Marotta in estate lo ha definito “un top player”.
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In Inghilterra quelli come Conte li chiamano “game changer” ovvero uno che cambia la partita. Tanti anni fa qualcuno sosteneva che l’allenatore più bravo era quello che faceva meno danni, ma adesso che il calcio si è livellato verso l’alto e che i giocatori più bravi sono complicatissimi da acquistare perché costano cifre pazzesche, i tecnici possono permetterti di fare il vero salto di qualità valorizzando al massimo le risorse che si hanno a disposizione". 

Il discorso, poi, si sposta su Barella.
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Il Cagliari ha perso un grande giocatore come Nicolò che sta dimostrando quello che vale all’Inter e che grazie a Conte diventerà un top player a livello europeo, ma sul mercato Giulini e i suoi uomini si sono mossi bene comprando gente di grande valore come Rog, Nainggolan, Simeone e Nandez. Certi risultati non sono frutti del caso".

A parte Zaniolo e Barella, chi sono gli altri giovani da seguire?
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Anche Sensi e Tonali sono bravi, ma a me quello potenzialmente più pronto per grandissimi palcoscenici sembra Chiesa. Tra qualche anno, quando avrà più varietà di giocate, sarà ancora più devastante".

Tutti questi talenti se li gode Mancini, arrivato con la Nazionale a 10 vittorie di fila.
"Insieme al Belgio siamo gli unici che hanno ottenuto 9 successi su 9. Mi sembrano risultati straordinari che esaltano il lavoro di Roberto, al quale bisogna fare tanti complimenti. Ha scelto una linea giusta, quella di puntare sui giovani e sulla valorizzazione del gioco, e sta riscuotendo i risultati. Sono molto contento per lui, anche se ammetto che sta andando oltre le mie più rosee aspettative". 

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Sezione: Copertina / Data: Lun 18 novembre 2019 alle 08:35
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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