"Salve Redazione,
innanzitutto grazie per lo spazio che date a noi Tifosi.
Volevo fare una breve considerazione in merito a quanto ultimamente dichiarato dal Dott. Ivan Zazzaroni in meriot al vivaio della Beneamata.
Sinceramente , nonostante io sia tifoso da sempre, non immaginavo minimamente che negli ultimi 7 anni il ns. settore giovanile avesse al proprio attio ben 20 FINALI e 12 TROFEI vinti!
Credo che questi dati siano sufficenti per capire che se si investe bene qualcosa si raccoglie!
Appunto!!!! se si investe bene....ma mi domando: è investire bene lo SVENDERE i ns. gioielli? Soprattutto se si svendono con l'intento di acquistare giocatori in grado di vincere ma che poi nemmeno competono per il 3à posto? Perchè gli "altri" quando hanno un gioiello in casa gli costruiscono la squadra intorno? solo questo....
un' ultima cosa....personalmente non ne posso più di Thohir, Moratti e dele farse relative al bene della squadra .... se veramente ci fosse di mezzo il bene della squadra e il famoso INTERISMO (ah.... Mouh...dove sei????) allora non avremmo abbandonato il progetto Stadio e non staremmo a dialogare con il primo Tycoon (stile Oppa Gam gam style) che sventola una pila di banconote!
meditate o voi che rinnovate....".

Fabio

 

"Mi ha sempre trattenuto dallo scrivere questa lettera la convinzione che, laddove fosse stata presa in considerazione, sarebbe stata vista al più come una delle tante seccature di tifosi perditempo. La passione, tuttavia, spinge a fare cose poco razionali e a gridare al vento anche quelle frasi che nessuno ascolterà.
Mi chiamo Fabrizio e sono cresciuto in un piccolo paese della Calabria, dove sono nato 24 anni fa. Per quello che riesco a ricordare, sono sempre stato tifoso dell'Inter, la mia grande passione calcistica. Negli anni prima di "calciopoli" ho sopportato gli sfottò di tutti i miei amici juventini e milanisti. i quali hanno radicato in me un senso di appartenenza e passione verso i colori nero azzurri ancora più marcato. Il mio destino è quello di rimanere tifoso dell' Inter finchè vivrò, ma, proprio a causa del mio pathos calcistico, non riesco a non farmi delle domande o peggio ad accettare alcune scelte che la nostra società continua a fare e che personalmente ritengo totalmente prive di senno.
I miei dubbi e le mie perplessità si concentrano soprattutto sulle campagna acquisti che sembrano prive di guida logica e condotte secondo criteri indecifrabili. Un dato emerge su tutti... a livello giovanile siamo una delle squadre più forti d'Italia e quasi nessuno dei calciatori delle squadre juniores arriva a giocare in prima squadra e, al più. viene ceduto e svalutato (il caso di Santon è eclatante). E' inoltre possibile che non si riesca a concentrare gli sforzi di mercato su giocatori italiani? Conosco la storia dell'internazionale, ma pare quasi che negli ultimi 15 anni abbiamo paradossalmente sviluppato una sorta di idiosincrasia verso i calciatori italiani. Chiedo solo che qualcuno sappia dare delle motivazioni sensate a un uomo che ha speso tempo, denaro e passione a seguire questa squadra e che vorrebbe vederla sempre lottare per le posizioni che le competono e che di sicuro non riusciremo a raggiungere per parecchi anni (ovviamente mi auguro il contrario) .
Ringrazio per l'eventuale attenzione".

Fabrizio

 

"Gentile Redazione,
continuo ad essere dell'opinione che Nainggolan è un buon giocatore, ma niente di straordinario a parte la valutazione di Cellino,il cui acquisto può però avere un enorme ritorno per il brand Inter in Indonesia e forse nell'intero Sud-Est asiatico in seguito all'entrata di Thohir. E allora vada per Nainggolan, se è possibile il suo acquisto.
Ma Wellington... Leggo un articolo di Durante che, a quanto mi risulta, è un esperto di calcio sudamericano, secondo il quale "Wellington è come Mudingayi".
Ora, a me piace molto Mudingayi (alé Gaby) per le sue doti di interdizione e il suo spirito di sacrificio a favore della squadra, ma non penserei certo di affidargli il compito di organizzatore del gioco.
E ritorna l'antica domanda. Abbiamo Duncan, che non sarà forse Pirlo (ma nemmeno Nainggolan, e tanto meno Wellington, pare), ma sarebbe perfetto davanti alla difesa come interditore e ha ottime proprietà di palleggio, visione di gioco e capacità di lancio, anche lungo, e andiamo a pensare al primo Wellington qualunque?
L'unico difetto (è un difetto?) che si può imputare a Duncan è la sua giovane età, ma Wellington è un giocatore del 1991, quindi anch'egli molto giovane, proveniente da un campionato molto diverso da quello italiano e pure scrsamente dotato di classe? Certo, ha il vantaggio di essere esotico e di costare magari 10 o 12 milioni.
E' vero che "Nemo propheta in patria" (a parte Hernanes), ma all'Inter si esagera...".

Paolo

Sezione: Visti da Voi / Data: Mar 02 luglio 2013 alle 19:58
Autore: Redazione FcInterNews / Twitter: @FcInterNewsIt
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