Scoppia in Spagna la polemica per le vistose fasciature ai polsi di diversi giocatori del Barcellona. L'ex ex medico del Real Madrid tra il 2017 e il 2023, Niko Mihic, ha posto qualche dubbio: "Può essere che usino i bendaggi perché stanno programmando giochi di strategia o giocando troppo al calciobalilla e gli è venuta una tendinite… Così come si potrebbe pensare che non hanno corrotto Negreira (il numero due degli arbitri ai quali il Barça ha versato 8,4 milioni di euro in 17 anni, ndr). Non so cosa sta succedendo, però voglio dire che qualsiasi medico sa che se vuoi ottenere un accesso venoso più rapido è attraverso mani e polsi".

La Gazzetta dello Sport, a tal proposito, ha intervistato Marco Scorcu, vicepresidente della Federazione medici sportivi nonché medico del Cagliari.

Quale utilità vede dietro a un certo tipo di bendaggi a mani e polsi?
"Unicamente quella di facilitare la guarigione di una patologia pregressa. Non vedo e non voglio assolutamente intravedere un secondo fine".

Nessun retropensiero dunque.
"Assolutamente no. Anche perché, diciamolo chiaramente, gli accessi venosi sono tantissimi. Se qualcuno avesse qualcosa da nascondere, perché dovrebbe utilizzare il polso o la mano mostrando poi un bendaggio tanto evidente quando potrebbe farlo tranquillamente in aree del corpo meno visibili? E soprattutto, una volta utilizzato quell’accesso venoso, come accade nei prelievi, dopo mezzora la protezione non serve più. Stiamo parlando di club e federazioni con protocolli rigidissimi, più logico ricondurre tutto a una questione di scaramanzia che a qualcosa che abbia a che fare con l’accesso venoso. Lo dico sul serio, io penso più a un giocatore scaramantico perché ha segnato con una benda e quindi voglia mantenerla anche dopo la patologia che a un’iniezione per via endovenosa".

Sezione: Rassegna / Data: Dom 04 maggio 2025 alle 10:49 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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