Anche la Gazzetta dello Sport celebra l'Inter di Chivu, consacrata anche da quell'abbraccio finale dopo il successo dell'Olimpico.

"Certi abbracci sono così forti da poterti rompere: invece ti saldano. Parafrasando un anonimo aforista si possono visualizzare gli attimi successivi alla fine di Roma-Inter: il circolo dei giocatori, guidato da Barella che poco prima aveva sbuffato per la sostituzione, corre a cercare Cristian Chivu per certificare l’inizio di un amore. Tutti insieme a festeggiare la sesta vittoria consecutiva tra A e Champions, la più importante perché vale un balzo in classifica - si legge -. Il patto tra allenatore e squadra, in verità, era stato siglato dopo la sconfitta in casa della Juventus, quando Chivu alzò la voce conquistando anche i leader del gruppo per personalità e competenza. Ma all’Olimpico il rapporto professionale, disciplinato dai doveri di riverenza, è diventato una relazione complice, tra persone che parlano la stessa lingua e percepiscono le stesse emozioni. Da Torino a Roma, pensate, sono passati appena 36 giorni".

Il nuovo corso convince e coinvolge tutti. I senatori sono rivitalizzati e l'innalzamento del livello passa anche dal rendimento delle cosiddette alternative come Bisseck e Carlos Augusto. Il turnover resta vitale considerando il calendario. La Gazzetta sottolinea alcuni punti chiave dell'Inter di Chivu: recuperi rapidi, gioco verticale e anche qualche fallo in più rispetto agli ultimi anni; c'è una varietà di opzioni tattiche anche durante il match e il 3-5-2 non è più un dogma, specialmente nei principi; difesa più solida e Sommer meno coinvolto nella manovra; lavoro a livello psicologico per ottenere di nuovo autostima e convinzione.
 

Sezione: Rassegna / Data: Lun 20 ottobre 2025 alle 11:02 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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