SOMMER 6 - Non ha davvero senso valutare la sua prestazione perché praticamente è il 62.318esimo spettatore di Inter-Slavia Praga. Giusto qualche palleggio con i piedi e rilanci per i compagni più liberi e la pagnotta è guadagnata.

BISSECK 6 - Alla fine arriva Yann. Come anticipato tra le righe da Chivu, anche per il tedesco, oscurato dall'impatto molto positivo di Akanji, è arrivato il momento di rimboccarsi le maniche. E dopo aver caricato tanto in panchina, ha messo sul rettangolo di gioco tutta la sua energia senza tuttavia prendersi troppe licenze. Costante appoggio nella fase di costruzione a destra, rimane guardingo per evitare eventuali ripartenze e spende un giallo per troppo entusiasmo. Buona la prima. DAL 67' AKANJI 6 - Serata tranquilla, gli tocca solo un intervento spezza-contropiede giusto per onor di firma.

ACERBI 7 - A 37 anni, oltre alla solita prestazione piena di cose utili e con poche imprecisioni, demerito anche degli avversari, riesce a far alzare in piedi il pubblico del Meazza con un'azione che ci si aspetterebbe da tutti tranne che da lui: recupero palla, dribbling secco, metri di corsa e scarico per Thuram che manda in porta Dumfries. Roba da trequartista nel pieno della carriera. Nella ripresa con l'ingresso del lungo Chory gli tocca andare di olio di gomito e non se lo fa ripetere.

BASTONI 6,5 - La fase difensiva per una serata è l'ultimo dei suoi pensieri, non a caso vista la povertà dello Slavia nella metà campo avversaria lui trascorre gran parte del tempo a impostare o a sovrapporsi a sinistra come ai bei tempi. E oltre a concedersi virtuisismi assai applauditi, porta a casa nel borsone l'ennesimo assist (ancora per Lautaro, bis dopo Cagliari) della sua eccellente carriera da difensore.

DUMFRIES 7 - Il 25esimo miglior giocatore del 2025 non poteva farsi attendere troppo in un palcoscenico come quello della Champions League, da lui calcato con entusiasmo e profitto nella scorsa stagione. Ed ecco il suo primo centro stagionale, ispirato da un taglio secco di Thuram con il quale l'intesa è sempre ai massimi livelli. Un premio anche alla perseveranza mostrata in campo, nonostante i pochi spazi concessi dall'accoppiata Hashioka-Provod, sempre stretti intorno all'olandese. DAL 76' DARMIAN SV.

SUCIC 7 - Quello che sorprende maggiormente di lui è la capacità di far sembrare semplici anche giocate con coefficente di difficoltà elevato. Che sia migliorato sensibilmente nello stare in campo è evidente, così come lo è la sua attitudine a integrarsi al gioco di squadra rinunciando a inutili personalismi, salvo poi strappare applausi con una finta o un gioco di suola. E il crudele Chaloupek gli toglie la gioia personale a un centimetro dalla festa. A tratti dà l'idea che non si possa giocare senza di lui, ma meglio restare con i piedi per terra come fa lui.

CALHANOGLU 7 - Prosegue, nonostante l'impiego ormai continuativo che Chivu gli riserva, il suo stato di forma eccellente. Padrone del centrocampo, non è facile capire se il suo apporto alla causa sia più quantitativo o qualitativo. Nel dubbio il tifoso interista prende e porta a casa un pacchetto plus, pieno di lanci di 30 metri, tackle perfetti, serenità inattaccabile e presenza scenica. Ha ragione il suo allenatore, è sempre stato dentro al gruppo.

ZIELINSKI 6,5 - Prima da titolare, a conferma della stima che Chivu nutre nei suoi confronti. Quando l'Inter ha il pallone, e succede per quasi tutta la partita, il polacco ovviamente sale in cattedra e disegna elementi geometrici per veri intenditori. Tra l'altro, sembra meno patrizio e più plebeo del solito, adeguandosi alle necessità della squadra senza farsi attrarre dal narcisismo. Poi con quei calzettoni abbassati, inno alla qualità d'altri tempi, può fare ciò che vuole. DAL 67' BARELLA 6 - Dà freschezza e corsa al centrocampo, provando a inventare qualcosa sulla trequarti. Un po' di riposo non può che fargli bene.

DIMARCO 6,5 - Neanche a voler legittimare le parole di ieri sulla gestione inzaghiana nei suoi confronti, Chivu gli regala tutti e 90 i minuti in campo più recupero. L'esterno sta bene, sprinta con costanza e con lo spirito giusto ed è sempre propositivo, pur arrivando meno frequentemente del solito sul fondo per crossare. All'altezza del compito in entrambe le metà campo.

LAUTARO 7,5 - Ritrova la confidenza con la Champions League firmando una doppietta, ma se il secondo gol è un regalo della premiata ditta Bastoni-Thuram, il primo l'estrema sintesi del suo carattere: caparbio, indomabile, furbo come una volpe. In un contesto in cui l'Inter attacca ma sbatte contro un muro bianco, ecco il suo guizzo già tentato in altre occasioni: legge in anticipo la pigrizia di Stanek e lo frega guardandoilo negli occhi. Non pago, aggiunge tante altre cose che non compaiono nel tabellino, a parte un'ammonizione evitabile. DAL 67' BONNY 6 - Ha voglia di farsi notare e si mette al centro della festa, dettando linee di passaggio e facendosi cercare dai compagni. Qualche giocata non gli riesce come vorrebbe, ma entra subito in partita.

THURAM 7 - Impensabile rinunciare alla sua energia in questo momento. Decide di essere subito protagonista dopo la serata in chiaroscuso di Cagliari e diventa una mina vagante imprendibile per le maglie ceche, che a lui si oppongono solo stringendosi come riescono. Nulla da fare però quando si aprono gli spazi per colpire, il francese travolge tutti e non si ferma neanche per la constatazione amichevole: assist perfetto per Dumfries e colpo di tacco geniale che porta alla terza rete. DAL 67' ESPOSITO 6 - L'atteggiamento è sempre quello giusto, combatte contro gli energumeni avversari e va anche vicino al gol. Un'altra tacchetta nel suo percorso di crescita.

ALL. CHIVU 7 - Alla vigilia aveva messo in guardia tutti sulle difficoltà dell'impegno e il 3-0 finale non spiega bene le difficoltà iniziali incontrate dall'Inter fino alla furbata di Lautaro che apre la scatola e scatena le discese ardite nerazzurre. La squadra gioca bene, è aggressiva, esegue le indicazioni e dà spazio anche all'istinto soddisfacendo anche i palati più fini. Il lavoro ad Appiano si continua a riflettere nelle partite e la quarta vittoria consecutiva ne è l'esempio. In più, coinvolge altri due giocatori esordienti dal primo: Bisseck e Zielinski.


SLAVIA PRAGA: Stanek 5, Vlcek 5,5, Chaloupek 6, Zima 6, Hashioka 5 (dall'88' Chytil sv), Doudera 5,5 (dal 49' Mbodji 6), Dorley 5,5, Zafeiris 5, Sadilek 5,5 (dal 46' Schranz 5,5), Provod 5 (dal 70' Cham 5,5), Kusej 5 (dal 46' Chory 5,5). All. Trpišovsky 5,5


ARBITRO: KAVANAGH 6,5 - Arbitra all'inglese nel senso più stretto del termine, lascia giocare molto e interviene solo quando strettamente necessario. Giuste nel complesso le decisioni anche sui cartellini, com'è giusto lasciar correre sulla richiesta di fallo di mano da parte dei padroni di casa nel primo tempo.
ASSISTENTI: Cook 6 - Hussin 6
VAR: Gillet 6

Sezione: Pagelle / Data: Mar 30 settembre 2025 alle 22:57
Autore: Fabio Costantino
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