Vigilia di campionato per il Cagliari, atteso domani sera dalla sfida dell'Unipol Domus contro l'Inter. Il tecnico rossoblu Fabio Pisacane presenta l'appuntamento in conferenza stampa: "Partirei dall'abbraccio della nostra gente, ieri è stato veramente bello averli accanto (all'allenamento a porte aprte, ndr). Un clima che ho respirato poche volte anche nei miei anni da calciatore. Era bello vedere questa unione tra noi e loro e spero che in futuro possa capitare spesso. Per quanto riguarda la partita contro l'Inter sarà sicuramente una partita dal quoziente di difficoltà alto, ma sappiamo che c'è da fare una grandissima partita da squadra compatta e generosa. Cercherò di scegliere la strategia migliore per contrastare l'avversario".

Quanto è importante Deiola in questo nuovo Cagliari? Quali sono gli assenti?
"Deiola è un giocatore duttile, disponibilissimo e lo abbiamo visto anche nel precampionato dove ha giocato da difensore. Ci permette di avere più soluzioni. Tra gli indisponibili ci sarà sicuramente Zappa, che purtroppo deve star fermo e lo rivedremo dopo la sosta. Ha rimediato una distrazione al retto femorale e deve ancora recuperare. Saranno assenti anche Radunovic e Pintus, che lavorano ancora in personalizzato. Salterà l'Inter anche Luvumbo, che sarà a tutti gli effetti a disposizione della squadra martedì. L'Inter ha tanti campioni, bisogna fare una partita gagliarda, da squadra vera. Dobbiamo essere compatti e generosi e avere poi il coraggio di far male quando capiterà".

Cosa ricorda del suo primo Cagliari-Inter?
"Sicuramente è stata una partita particolare, era la mia prima in Serie A in trasferta, subito dopo l'esordio. Era un misto tra stare sul pezzo per cercare di sbagliare il meno possibile e tenere un avversario che andava spedito come Perisic. Ci fu la doppietta di Melchiorri e ricordo quella giornata come se fosse ieri. In quel periodo la Curva nerazzurra aveva dei problemi con Icardi, che sbagliò un rigore poco dopo. Sono passati tantissimi anni, ma per me è come se ne fossero passati pochi. Oggi è una partita diversa, in un ruolo diverso, sono dall'altra parte e cerco di pensare al presente sperando che la mia squadra possa fare una partita di grande livello".

Cosa si prova ad essere avanti in classifica? Dove l'Inter è più pericolosa?
"Intanto ci godiamo il momento, consapevoli che siamo all'inizio. Sappiamo che ci dobbiamo mettere in uno stato d'animo combattivo, dove in certi momenti dovremo cercare di superare delle situazioni che possono crearci difficoltà. Prendiamo la classifica con la giusta attenzione, facendo riferimento alla realtà. Bisogna rimanere con i piedi per terra. Per quanto riguarda l'Inter, aveva una base quasi perfetta e penso che l'intelligenza di Chivu sia stata anche quella di essere pragmatico e lasciare andare un sistema collaudato negli ultimi tempi e cercare di toccare poco. Abbiamo visto una squadra che si è discostata poco dall'Inter di Inzaghi ed è anche un merito dell'allenatore di oggi. Ha degli automatismi quasi perfetti in certe situazioni e sappiamo che possiamo anche andare incontro a delle difficoltà, ma sappiamo che se facciamo una partita da squadra compatta e generosa, possiamo creare anche delle difficoltà".

Come ha preparato la partita?
"Ogni partita ha la sua difficoltà. In Serie A non ci sono partite scontate, ogni punto pesa. Quando parliamo di umiltà deve partire prima da me, dal mio staff e ricade sui calciatori. Noi ci prepariamo per creare una strategia in fase di non possesso, in fase di possesso proveremo a creare delle difficoltà. Noi vogliamo, quando la partita ce lo permetterà, creare delle difficoltà all'Inter con le nostre armi".

Quanto sarà strano ritrovare Barella da allenatore del Cagliari?
"Sarà bello riabbracciarlo, ero straconvinto che sarebbe arrivato dove è poi arrivato. Anche da giovane faceva delle cose che, per l'età che aveva, erano di un livello superiore. Sarà anche buffo incontrarci subito in questa veste".

Il gruppo sta dimostrando spirito e carattere.
"Sono gli obiettivi che ci siamo fissati dal giorno zero. Come diceva un grande passato da queste parti: ci saranno dei momenti di grande libecciata e noi dovremo rimanere verticali quando il vento tirerà forte. Questo può accadere se noi creiamo una base fatta di entusiasmo e spirito di gruppo, dove uno può contare sull'altro nei momenti di difficoltà. Ieri era un giorno anche di scarico per tanti interpreti e così era l'occasione di poter utilizzare un'attivazione ludica, che poi ci permette di raggiungere questi micro-obiettivi di squadra".

Sezione: L'avversario / Data: Ven 26 settembre 2025 alle 16:52
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
vedi letture
Print