Se il Milan ha scelto di agire pubblicamente e la Juventus sta facendo pervenire il proprio interesse, l'Inter sul fronte Carlos Tévez ha optato per il basso profilo. Il club nerazzurro tiene sempre d'occhio la situazione dell'Apache, per il quale Marco Branca di persona si è adoperato sin dalla scorsa estate nel tentativo di portare a Milano Carlitos già ad agosto. Adesso però tutto è facilitato dalla rottura insanabile con il Manchester City, anche se l'affare resta comunque complesso e per questo l'Inter ha deciso di non sbilanciarsi. Se il Milan mediaticamente ha già 'pompato' la trattativa, in Corso Vittorio Emanuele sanno che in realtà l'operazione si rivelerebbe costosissima.

Il City lo potrebbe sì dare via in prestito ma solo fino a giugno a cinque milioni, ma a quel punto il diritto di riscatto sarebbe da 20 milioni di euro e ci sarebbe da far sottoscrivere a Tévez un contratto quadriennale da 8 milioni netti a stagione per quattro anni, tantissimi per l'Inter che sta dunque rimanendo fredda ma comunque vigile perché volenterosa di capire se entro gennaio i margini di manovra riuscissero a diventare più accessibili rispetto agli attuali. Intanto, a QS l'agente di Tévez, Kia Joorabchian, ha aperto la porta anche ai nerazzurri spiegando la situazione: "Non è un mistero, ci siamo incontrati col Milan, lo sapete tutti. I grandi club italiani sono di nostro gradimento, il Milan, come la Juve e l'Inter. Da parte nostra non c'è fretta, anche perché già il Milan ha manifestato un enorme interesse verso il giocatore. Stiamo parlando di un grande club, con una grande storia, uno dei migliori al mondo. Noi cercheremo di portare Tévez in Italia.

Se ho parlato con il giocatore? L'ho sentito, l'ho informato, l'ho rassicurato. Gli ho detto che certamente giocherà in una big. Non poter giocare in Champions è un problema? Non credo. Carlitos ha solo voglia di giocare, e il fatto di poter indossare comunque una maglia prestigiosa è molto importante".

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 26 novembre 2011 alle 18:57
Autore: Fabrizio Romano
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