Nella lunga intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, Romelu Lukaku è tornato a parlare dell'Inter e del suo passato in nerazzurro.

"Rispetto al Lukaku dell'Inter sono più esperto, sicuro. E faccio tanto lavoro tattico a casa: guardo le squadre avversarie, ho più controllo delle cose che succedono e vedo l’azione prima che arriva - le sue parole -. Prima ero più reattivo, più dinamico. La gente può dire che il fisico è cambiato, ma anche adesso, in ogni gara, ci sono due o tre azioni in cui posso fare la differenza partendo da lontano. Però sono più altruista, lo dicono gli assist. Quando sono arrivato in Italia guardavo più a me stesso. Napoli la mia rivincita? La gente aveva dei dubbi su di me, ma ero convinto che avremmo fatto qualcosa di speciale". 

"Vincere in volata contro l’Inter ha reso tutto più speciale? No, sarebbe stata la stessa cosa pure contro Milan o Juve. È stato speciale il percorso. Abbiamo lottato fino all’ultimo secondo. Le ultime tre settimane sono state super stressanti, con emozioni positive e negative che si mischiavano, su e giù come sulle montagne russe. Per questo è stato più bello", ha poi aggiunto.

Lukaku è poi tornato a parlare della finale di Champions persa a Istanbul. "L’ho vissuta molto male per un anno, sono sincero. Vedi come sono andate le cose… non ho potuto dire le mie cose (sull’Inter, ndr), ho lasciato parlare la gente perché io non sono uno che ama passare per la stampa e attaccare, preferisco reagire calcisticamente. Ora guardiamo avanti, siamo di nuovo in Champions: divertiamoci - le parole di Lukaku -. Cosa mi ha dato più fastidio? Tu vedi delle cose, ma se la gente non sa la verità è un’altra storia, non si può capire perché ho fatto delle scelte… Nella mia carriera, ogni volta che ho detto la verità è stata vista come una cosa scomoda. E ora voglio evitare polemiche". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 07 agosto 2025 alle 00:14
Autore: Raffaele Caruso
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