Vittoria al cardiopalma per l'Inter U20 allo Stade Joseph Marien contro l'Unione Saint-Gillause, che nei minuti di recupero passa dalla gioia di una vittoria alla delusione della sconfitta, maturata grazie ai gol di Kukulis e Bovio. Un sorpasso a pochi metri dal traguardo che rilancia le ambizioni nerazzurre in Youth League. A seguire i giocatori che hanno fatto meglio in terra belga e quelli che avrebbero potuto dare di più.

UP

IDDRISSOU - Bello pimpante, si muove e toglie punti di riferimento agli avversari, spesso costretti a commettere fallo per frenarlo. Su uno si sarebbe guadagnato anche un rigore, negato inspiegabilmente dall'arbitro. Gli manca solo la rete, però con i suoi movimenti crea spazi per i compagni che lo cercano con costanza sulla profondità. Costringe Kavlashvili al grande intervento nella ripresa sbucando dal nulla ed entra con cattiveria in entrambe le reti nei minuti di recupero, senza mollare mai.

EL MAHBOUBI - Non riesce a cavare un ragno dal buco alla voce concretezza, però con lo spirito d'iniziativa, la rapidità d'esecuzione e un pizzico di fantasia è quello che cerca con maggiore frequenza di creare superiorità a favore di chi gli gira intorno. Soprattutto, nel momento in cui serve dare di più, non si tira indietro ed estrae il carattere.

KUKULIS - Entra, segna e sforna un assist. Cosa si può chiedere a un attaccante gettato nella mischia per raddrizzare una situazione a dir poco problematica? Carbone lo coinvolge per mettere peso in area di rigore con la squadra sotto di un gol, il lettone prima costringe la difesa a un affannoso anticipo in corner, poi si fa trovare al posto giusto sul tentativo di Iddrissou che, con un po' di fortuna, finisce esattamente sul suo piede destro per il più comodo dei gol. In più scarica a Bovio il pallone che vale la vittoria.

BOVIO - Una prestazione ordinata al centro dell'area, con anticipi e chiusure puntuali e forse troppa sofferenza contro Keita, si trasforma in un pomeriggio indimenticabile per il centrale nerazzurro, che partecipa attivamente al forcing finale dei suoi ai quali neanche il pari agguantato al 92' è sufficiente. Ed è proprio lui che con il piattone destro infila il pallone nell'angolino dove Kavlashvili, comunque protagonista, non può arrivare.
 

DOWN

BALLO - Sottotono in entrambe le metà campo. Offre il suo contributo in termini di presenza e in appoggio, ma in linea di massima commette qualche errore di troppo su giocate neanche troppo forzate e dietro è spesso in affanno soprattutto quando Moussaoui schiaccia il pedale dell'acceleratore e lo attacca frontalmente. C'è da aggiungere che non riceve neanche molto supporto da Vukoje.

VUKOJE - Inizio incoraggiante, un paio di iniziative palla al piede e testa alta per far uscire rapidamente il pallone dalla propria trequarti. Poi con il trascorrere dei minuti perde per strada i sincronismi con i compagni ed esce dalla partita provando con difficoltà a rientrarvi. Macchinoso fisicamente e mentalmente, serve inspiegabilmente Hamoutahar che mette sul piede di Keita il gol del vantaggio.

PUTSEN - Leggermente meglio di Vukoje, ma anche lui è al di sotto delle aspettative e penalizza il centrocampo nerazzurro più per imprecisioni tecniche che per scarso dinamismo. Cerca di farsi trovare tra le linee ma lo fa con poca convinzione e anche quando potrebbe mirare la porta lo fa senza la giusta cattiveria. A tratti demotivato.

Sezione: Giovanili / Data: Mar 21 ottobre 2025 alle 17:12
Autore: Fabio Costantino / Twitter: @F79rc
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