Il progetto dell'Nba Europe potrebbe partire "tra due anni, ovviamente se il board Fiba e quello dei proprietari Nba approvano il progetto". Sono le parole di Mark Tatum, il vicecommissioner Nba, rilasciate durante una conference call con una sessantina di media internazionali, compresa La Gazzetta dello Sport. Tra le società interessate al progetto c'è anche l'Olimpia Milano: nei giorni scorsi si era parlato di una possibile sinergia con Okatree e RedBird, proprietari americani di Inter e Milan.  

"Il piano iniziale - spiega Tatum, come raccolto da Gazzetta.it - è di avere squadre permanenti in 10-12 città, principalmente in Regno Unito, Spagna, Italia, Francia e Germania. Forse in Turchia. Forse in Grecia. Pensiamo ad un mix di squadre già esistenti, squadre nuove e squadre di calcio che vogliono investire anche nel basket. Oltre alle squadre permanenti, in questa fase iniziale ci saranno 4 slot che verranno assegnati annualmente, in modo trasparente, sulla base del merito sportivo. La Champions League sarà la seconda lega di questo nuovo ecosistema (a livello europeo, visto che tutte le squadre della lega Nba competeranno anche nei campionati nazionali, che continueranno ad esistere, ndr), ma ogni tifoso d’Europa dovrà avere sempre chiaro cosa deve fare la sua squadra per competere nella nostra lega, per arrivare al livello massimo. Vogliamo anche noi le Cenerentole, come abbiamo visto nel calcio: squadre cioè che grazie a come giocano, a quello che vincono, possono scalare la piramide e arrivare a competere con i migliori. Questo all’inizio, ma speriamo in 7-10 anni di poter raddoppiare il numero di squadre fisse in modo da poter coinvolgere anche altri paesi".

Sezione: News / Data: Mar 21 ottobre 2025 alle 19:34
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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