Ospite della trasmissione 'A casa dell'ex' in onda su Roma TV, Walter Samuel si sofferma sul suo periodo di lockdown dovuto all'emergenza Covid-19: "Ho fatto un po’ il cuoco la sera, mi toccava. Ho un piccolo spazio dietro casa e ho approfittato imparare a fare alcuni piatti che mi piacciono ma che non avevo mai fatto. Alcuni sono riusciti bene, altri meno. All'Inter cucinavo io e gli altri mangiavano? No, facevamo tutti insieme, io però rimanevo tanto davanti alla griglia, insieme a Nico (Burdisso, ndr) ed altri ragazzi. Mi piaceva stare lì intorno, avevamo tutti dei compiti: Zanetti girava per i tavoli, noi stavamo alla griglia". Sulla sensazione di affrontare la Roma da avversario: "Le prime volte era una sensazione non dico brutta, però strana. C’erano giocatori con cui avevo giocato, come Totti, De Rossi, Cufré, era strano affrontarli. Piano piano è passata e poi subentra la voglia di vincere".

Che tipo di allenatore è Walter Samuel? "Non ho un modulo preciso in mente - spiega The Wall, oggi collaboratore tecnico nella nazionale argentina -, forse il 4-2-3-1, o il 4-3-3. Guardando il calcio e sentendo anche gli altri allenatori, penso che ognuno debba decidere in base ai giocatori a disposizione, sono pochi quelli che possono scegliere i giocatori. Forse soltanto chi allena le squadre importanti può scegliere quali giocatori prendere. Quello che ho chiaro è che mi piace il coraggio nella squadra, che prenda in mano la partita, non voglio una squadra che attenda".

Sezione: Ex nerazzurri / Data: Sab 30 maggio 2020 alle 22:00
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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