Goran Pandev ha conosciuto e giocato in tre metropoli italiane: Roma, Milano e Napoli. E ai microfoni del Corriere del Mezzogiorno, il macedone ex interista si lancia in un parallelo tra le principali città dove ha sviluppato la sua carriera calcistica italiana: "A Roma ho vissuto anni meravigliosi. Ho sposato mia moglie, ho avuto la fortuna di giocare con Delio Rossi che mi ha aiutato a crescere come uomo e come calciatore. Però il salto di qualità c’è stato quando sono andato a Milano. Una città più fredda, ma affascinante. Diversa. Napoli, invece, è stato il posto giusto al momento giusto. Avevo bisogno di un ambiente caldo, delle pressioni che tornavano finalmente forti. Avevo fame di tifosi che mi facessero sentire importante".

Sempre a proposito di Milano e di Inter, Pandev ricorda il momento del suo arrivo in nerazzurro: era un ragazzo di 16 anni proveniente da un'area infuocata come quella dei Balcani alle prese con una sanguinosa guerra: "La guerra è brutta anche se la vedi da lontano. Io ero in Italia, ma la mia famiglia viveva giorni difficili in Macedonia. Per fortuna non è stata come in Kosovo, anche se quelle scene di morte non le dimenticherò mai. Nonostante quei momenti di difficoltà, la mia famiglia mi incoraggiava ad andare avanti, a diventare un calciatore affermato anche in Italia. Andare all’Inter a sedici anni è stato motivo d’orgoglio per tutto il mio Paese, ha aiutato un po’ la gente a vivere meno tragicamente quegli anni. Ricordo che molti diventarono tifosi nerazzurri". 

Sezione: Ex nerazzurri / Data: Mer 19 settembre 2012 alle 12:44
Autore: Christian Liotta
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