Jonathan Biabiany, ex nerazzurro oggi al Trapani, intervenuto in diretta Instagram con Calciomercato.com ha parlato del suo passato nerazzurro e del problema al cuore che fece saltare il passaggio da una sponda all'altra del Naviglio.

Il suo ex compagno Mario Balotelli poteva fare di più in carriera?
"Conosco Mario dai tempi dell'Inter, è un ragazzo straordinario, una brava persona e un grande calciatore. Si parla tanto di quello che ha fatto e fa fuori dal campo, ma non bisogna dimenticare che sta comunque facendo una carriera importante. Se può tornare nel giro dell'Italia di Mancini? Credo di sì, Mario sa quello che deve fare per vestire la maglia azzurra".

Ha definito l'Inter una mamma, non una matrigna.
"Ci sono stato tre volte in carriera, l'Inter mi ha portato in Italia, sarò sempre legato all'Inter. Il gol in finale al Mondiale per club (nel dicembre 2010 con il Mazembe, ndr) è stato il momento più bello della mia carriera. Ho vinto tanto nel settore giovanile, ho avuto compagni straordinari, penso a Zanetti, un leader. A Milano ho tanti amici. Posso solo parlare bene dell'Inter". 

Eppure è stato sul punto di vestire la maglia del Milan.
"Ricordo bene quella giornata, 31 agosto 2014. Il giorno prima avevo giocato regolarmente una partita, il giorno dopo sono andato a Milano per sostenere le visite con il Milan. L'accordo era stato raggiunto, avevo fatto le foto con maglia e sciarpa, poi è arrivata la doccia fredda: aritmia cardiaca. Mi cadde il mondo addosso. Ho temuto per la mia carriera, credevo di dover smettere. Poi i medici mi hanno tranquillizzato, ci è voluto del tempo ma sono tornato".

Rimpiange di non aver vestito la maglia del Milan?
"Non ho rimpianti in carriera, credo in Dio, se non sono andato al Milan è stato giusto così".

Non rimpiange nemmeno il trasferimento allo Sparta Praga?
"Nemmeno quello. E' stato strano, mi hanno cercato, mi hanno voluto fortemente, mi chiamavano tutti i giorni. Ho detto sì, sono volato a Praga e sono iniziati subito i problemi con i tifosi. Mi hanno messo ai margini, senza spiegazioni (il club ceco è stato denunciato per mobbing ndr). A fine stagione è finito tutto, è stata comunque un'esperienza".

Un paio di anni fa le sue parole contro De Boer hanno fatto notizia.
"Su De Boer ho solo risposto alla domanda di un giornalista, mi è stato chiesto se per me l'olandese può essere considerato il peggior allenatore della storia dell'Inter e ho risposto sì. La penso così. Si è messo tanta gente contro, è innegabile. I rapporti sono fondamentali".

Ha avuto problemi anche con Leonardo?
"Nessun problema con lui, ma sono rimasto stupido quando mi ha ceduto alla Sampdoria. Prima del suo arrivo la società mi aveva confermato la fiducia, con l'arrivo di Leonardo le cose sono cambiate".
 

Sezione: Ex nerazzurri / Data: Mer 29 aprile 2020 alle 21:57
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
vedi letture
Print