"Con me ha esordito a Parma, in una partita di Coppa Italia (il 14 gennaio 2015, Parma-Cagliari 2-1, ndr). Il suo impatto fu subito estremamente positivo: era molto giovane, ma si vedeva subito che aveva una grande personalità. E quella personalità l'ha portato a diventare un titolare nel Cagliari e a crescere, diventando un punto fisso anche in Nazionale. Le sue sono qualità importanti". Ad abbozzare un ritratto di Nicolò Barella ci pensa Gianfranco Zola, leggenda del calcio italiano ed ex allenatore del Cagliari nella stagione 2014/15. Proprio negli anni dei primi passi mossi dal nuovo centrocampista dell'Inter nel calcio che conta. FcInterNews ha intervistato in esclusiva Magic Box, per avere qualche informazione in più sul talento sardo sbarcato da poco a Milano. E non solo.
Come vede la nuova Inter di Conte?
"Oltre agli acquisti già fatti, leggo che potrebbe arrivare anche Lukaku. Sarebbe sicuramente un giocatore di grosso impatto, ha le caratteristiche adatte per il gioco di Conte ed è un attaccante che, arrivando da un campionato come quello inglese, potrebbe trovare tanti vantaggi in Italia. A livello fisico e atletico in questo momento la Premier ti prepara veramente bene e sono sicuro possa avere un grosso impatto nel campionato italiano. Detto questo, credo che il vero punto di forza dell'Inter sarà proprio Conte: arriva molto carico dopo un'esperienza al Chelsea ed essersi fermato un anno. Avrà tanta voglia di fare e di trasmettere questa sua voglia alla squadra. E questi sono dei valori importanti. Sappiamo quanto Antonio sia bravo a trasmettere grinta, intensità e forza agonistica. Dopo un anno fuori ne avrà ancora di più, quindi sono sicuro che l'Inter sarà una delle principali antagoniste della Juventus".
Tornando a Barella, cosa pensa del suo trasferimento all'Inter?
"Sono contento che Barella sia andato all'Inter e che l'Inter abbia preso Barella, perché credo sia un giocatore con grandi margini di miglioramento: in una squadra come l'Inter, e con un allenatore come Conte, potrà crescere ancora. Ora non conosco tutti i dettagli economici, ma se dovessero scattare i bonus e dovesse diventare uno dei giocatori più pagati della storia nerazzurra sarei felice, perché vuol dire che sta crescendo bene e che ha centrato i suoi obiettivi. E gli auguro questo. Io l'ho apprezzato molto da allenatore, anche se era molto giovane. E ho imparato ad ammirarlo anche come ragazzo: mi è sembrato molto deciso, con le idee chiare. È un bravo ragazzo".
L'Inter sembra essere scritta nel destino di Barella. In un'intervista a SportWeek disse: "Ho sempre tifato Cagliari, ma in casa mia sono tutti interisti e quindi da bambino ero contento quando l'Inter vinceva". E poi confessò di avere un certo Dejan Stankovic come modello. Che ne pensa?
"Non sapevo che la sua famiglia fosse interista, questo per lui può essere solo un vantaggio. Stankovic può essere un buon modello: era un centrocampista completo, con grandissime qualità. Sapeva impostare e fare gol, poi è diventato molto bravo anche a difendere. Spero che in termini di risultati possa eguagliarlo e superarlo".
Molti identificano in Barella il nuovo Nainggolan, sia per il percorso in comune che per le caratteristiche tecniche. Lei come vede questo paragone?
"Sono simili, anche Nainggolan è un giocatore che può fare la mezzala. Per me è più uno con caratteristiche difensive che offensive. Non voglio dare un'impressione sbagliata: Nainggolan è un giocatore di alto livello e abbastanza bilanciato, perché comunque è bravo sia in fase di sviluppo e di conclusione che di interdizione. Anche Barella ha queste caratteristiche. Poi imposta bene e sa finalizzare, anche se sotto questo punto di vista può ancora migliorare. Così come in fase difensiva. Credo comunque che sia nel posto giusto e con l'allenatore giusto per colmare le lacune e aumentare le sue capacità".
A chi lo paragonerebbe?
"Non ho pensato a questo... (ride, ndr). A me piace, è una mezzala moderna che sa fare un po' tutto quello che una mezzala moderna deve saper fare: sa costruire, concludere, ha fatto anche diversi assist. Anche questo è molto importante. Poi può sicuramente crescere dal punto di vista fisico e difensivo, ma una squadra del valore dell'Inter può essere il posto giusto per portare a termine questo compito. Non mi viene in mente nessun paragone, però come dicevamo prima potrebbe diventare un giocatore 'alla Stankovic'. Sicuro".
Per lui è il momento giusto per il salto da Cagliari a Milano?
"È giusto. Il Cagliari è un'ottima squadra che sta facendo bene, ma in questo momento di livello medio. Barella ora ha l'opportunità di giocare in un club di primissimo livello che disputerà anche la Champions League, ed è importante per un giovane come lui che ha tanta voglia di crescere e di fare bene. Sono d'accordo con i tifosi del Cagliari che pensano che Giulini abbia fatto bene a cederlo: sia per il ragazzo che per la società, che ora può investire quei soldi in altri giocatori di valore. Ritengo sia la cosa giusta, sia per Barella che per il Cagliari".
Magari un giorno tornerà in Sardegna per chiudere la carriera, proprio come fece Gianfranco Zola.
"Dopo che avrà fatto tante belle cose all'Inter potrà sicuramente tornare e mettere quelle conoscenze a disposizione del Cagliari. Sarebbe una bella cosa. Però in questo momento deve pensare a giocare e a vincere titoli importanti che possano permettergli di crescere ancora di più".
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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