Ieri era al 'Tardini' assieme ai compagni del Parma a festeggiare la qualificazione alla prossima Europa League, insperata dopo l'assegnazione del rigore al Torino nei minuti di recupero contro la Fiorentina. Ezequiel Schelotto, in prestito in gialloblù da gennaio, ha contribuito tanto al traguardo raggiunto dalla sua squadra ma il suo cartellino è ancora a metà tra Sassuolo e Inter. E il futuro non è chiaro. Di questo e altro abbiamo parlato proprio con el Galgo:

Un grande finale di stagione, per te e il Parma che ha conquistato un posto in Europa League.
“Sicuramente è stato un campionato in cui il Parma ha dimostrato le sue qualità, grazie a un grande allenatore come Donadoni e a giocatori di esperienza. Un risultato straordinario per il Parma, con l’Europa ciliegina sulla torta. Dopo aver perso qualche punto in alcune gare alla fine abbiamo goduto, perché abbiamo giocato in casa e conquistato un risultato importante. Ora possiamo dire che siamo contenti di come sono andate le cose”.

Il tuo futuro è ancora Parma, o c’è la possibilità di tornare all’Inter?
“Io veramente da quando sono arrivato a Parma mi sono ritrovato ai livelli che tutti conoscono. Mi sono trovato benissimo e l’allenatore mi ha dato molta fiducia, ho risposto in campo e ho avuto la possibilità di fare gol e assist. Mi sono sentito a mio agio in un modulo che mi piace tantissimo, il 4-3-3. Il mister mi chiede di attaccare e difendere. In questi sei mesi è andato tutto bene a livello personale. Ovvio sono ancora un giocatore dell’Inter e per me andare lì è stato un sogno, come ho detto più volte. Molti tifosi mi parlano con affetto e sono contento di queste cose. Io ho dato sempre il mio contributo e il massimo per la maglia dell’Inter. Il nuovo allenatore, quando è arrivato, ha fatto le sue scelte e io le ho rispettate. Ho dovuto cambiare strada, ma ho sempre pensato di dare il massimo e dimostrare il mio livello di calciatore. Per questo da quando sono a Parma le cose sono andate bene e ho conquistato anche l’Europa”.

Finchè ci sarà Mazzarri è difficile pensare a un tuo ritorno?
“No, Mazzarri è un grande allenatore per me. Non lo conosco di persona, non abbiamo mai parlato. Lui ha fatto le sue scelte un anno fa, magari mi ha un po’ sorpreso, ma non mi sono abbattuto. Anzi, sono uno che per tirarlo giù devi tagliargli le gambe. Ho voglia ancora di correre e dimostrare. Sono un giocatore dell’Inter e quindi sarà la società a decidere cosa vuole fare con me il prossimo anno. Ora voglio godermi queste vacanze in famiglia, con mia moglie e gioire per il risultato con il Parma. L’Europa League non è da tutti i giorni”.

Hanno detto addio all’Inter Samuel, Milito e Cambiasso. Poi Zanetti al calcio giocato. Hai un pensiero per loro?
“Ho avuto la possibilità di giocare con loro, sono persone straordinarie che hanno fatto la storia dell’Inter e i tifosi gli saranno sempre grati per quello che hanno fatto. Sono quei giocatori che non si trovano tutti i giorni, dal livello calcistico a quello umano mi hanno lasciato tantissime belle cose. Ho imparato molto da loro, sono un esempio per me. Mi auguro che possano continuare nel mondo del calcio perché giocatori così non si trovano tutti i giorni. Gli auguro tutto il bene del mondo non solo da compagni di squadra ma anche da amici”.

Sezione: Esclusive / Data: Lun 19 maggio 2014 alle 14:43
Autore: Luca Pessina / Twitter: @LucaPess90
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