In Italia è difficile vedere giovani emergere nel massimo universo del calcio italiano. Sono lontani i tempi in cui i settori giovanili italiani riuscivano a competere con quelli europei, facendo emergere talenti nostrani pronti a esordire in prima squadra. Quando, dall'esterno, osserviamo l'impressionante coltivazione di talenti di squadre spagnole, restiamo sempre impressionati. In Italia i giovani profili già pronti e competitivi per il calcio dei grandi non sono tanti. Mi ha colpito la classifica di Transfermarkt che ha fatto la Top 10 degli Under 21 per valore di mercato.

In prima fila c'è Yildiz (presente ovviamente Nico Paz), ma nella graduatoria ci sono anche due giocatori interisti: Pio Esposito, che è cresciuto in fretta, e Bonny, che sta sostenendo la pressione. Del classe 2005 colpisce molto la lucidità nelle scelte di campo. Ottima copertura del pallone, ma non solo: un inquadramento eccellente all'interno dell'area di rigore avversaria e anche la capacità migliorativa di legare il gioco. Una potenzialità che va coltivata e sulla quale Chivu insisterà molto, registrando la predisposizione del tecnico rumeno al gioco offensivo e dinamico.

Bonny non è certamente una scoperta nuova perché già al Parma fece intravedere ottime cose. Ventola l'ha descritto così: "Bonny sa fare tutto e l'ho capito quando l'avevo visto a Parma. Sa difendere il pallone, è sicuro nelle giocate e ha personalità". Dunque a livello di seconde linee, soprattutto in attacco, quest'anno è tutta un'altra musica in casa nerazzurra.

Questi due giovani profili danno speranza ai cuori interisti con visione prospettica. Finché c'è verde c'è speranza. E coltivare il talento dei giovani è una missione del movimento italiano e anche, nel caso specifico, dell'Inter. Il livello di Bonny e Pio si è alzato. E può alzarsi ancora...

Sezione: Editoriale / Data: Sab 11 ottobre 2025 alle 00:00
Autore: Niccolò Anfosso
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