Il passaggio del turno non è mai stato in dubbio, ma ci sono alcuni frammenti di Inter-Venezia di ieri che, probabilmente, resteranno comunque impressi nella memoria. Ad esempio, i primi gol a San Siro con la maglia nerazzurra di Esposito e Diouf, come sottolinea la Gazzetta dello Sport.

"In generale ci sono molte aspettative, nazionale compresa, su Esposito, centravanti come sembra non ne nascano più in Italia - si legge -. Servirebbe parecchio equilibrio nel giudicarlo, ma il calcio è il regno degli eccessi, nelle valutazioni di esaltazioni/delusioni come negli stipendi. Si è capito che Esposito, finora, non è una punta da un tiro un gol, bensì un tipo che anche sgobba, guarda molto al collettivo. Qui però fa centro alla prima conclusione, con una botta al volo di destro per il 2-0 da fuori area, anche se poi manca la doppietta riuscita qualche ora prima al fratello Sebastiano (gol in partita e nella serie dei rigori, in Napoli-Cagliari). Pio è un albero da far crescere con attenzioni e premure, convinti che potrebbe avere uno sviluppo prorompente. Su Diouf invece il discorso era diverso, anche se la pazienza serve pure per lui, senza bollarlo subito come flop: arrivato in estate e tutto da scoprire, il francese rischiava già di essere già tra gli scarti, invece ha bisogno di più tempo. Ma mostra corsa e tecnica, più i tempi dell’inserimento, senza paura nel cambiare piede e segnare di destro, lui mancino, per l’1-0 dopo 18 minuti". E Chivu se la gode.
 

Sezione: Focus / Data: Gio 04 dicembre 2025 alle 08:14 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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