Inter-Fiorentina: gran prestazione dei nerazzurri, bene Bisseck centrale, Sucic può diventare fortissimo, Calhanoglu logora chi non ce l’ha. Ma anche un’evidenza che torna a ripetersi: i nerazzurri sono stati danneggiati dalle decisioni arbitrali. E non conta nulla che la partita sia finita 3-0 per la squadra di Chivu. Anzi, proprio perché i padroni di casa hanno vinto tanto a poco, si deve segnalare con ancora maggiore forza la prova più che negativa di Sozza, l’arbitro del match, e di Ghersini e Chiffi al Var. Sinceramente non assegnare i due rigori per le mosse da wrestling di Comuzzo su Pio Esposito è un errore – anzi, due – che un professionista del settore non può commettere. È un po’ come se andaste al reparto gastronomia di un supermercato, chiedeste il prosciutto crudo e come tutta risposta vi tagliassero lo speck. O presentarsi dal fruttivendolo per le mele e ricevere dei cachi. E così via. L’allenatore del Napoli poi può dire di tutto senza essere sanzionato. E pure questo è un tema su cui tutti dovrebbero dibattere, a prescindere dal tifo e dalla squadra seguita per lavoro.

Il discorso è sempre lo stesso: se si vuole fare bene questo mestiere non esiste portare la sciarpa al collo ed essere – come dico io – un tifoso col microfono. Si deve essere sempre obiettivi. Tirar fuori critiche costruttive e non lamenti di parte. Ma soprattutto si deve avere rispetto per la nostra professione. Che il rigore di Di Lorenzo ci fosse o meno – solo gli amici napoletani a gli anti interisti sostengono di sì – conta relativamente. È ovvio che se tale abbaglio indirizza la partita (come avrebbero potuto fare i due penalties non concessi sullo 0-0 all’Inter contro la Viola) può avere delle conseguenze sul dato match e sul campionato. Ma sentire Conte che dice tutto e il contrario di tutto e nessuno che in conferenza stampa gli faccia notare, con educazione, quantomeno che non è coerente, mi fa arrabbiare.

In ogni caso la migliore notizia per i nerazzurri dopo l’ultima gara di A è che non hanno perso la testa. Sono rimasti sul pezzo, concentrati, non sono scesi a patti con la frustrazione del momento. E soprattutto hanno fatto come richiesto da Chivu: giocato a calcio, senza protestare nonostante i torti subiti. Domenica il Verona, poi Kairat, Lazio e la sosta. Successivamente si riparte col Milan. Un calendario dall’indice di difficoltà medio alto, da affrontare nel migliore dei modi. In Champions Lautaro e compagni sono messi benissimo, in campionato devono tornare a guardare tutti dall’alto. Errori arbitrali permettendo. 

Sezione: Editoriale / Data: Ven 31 ottobre 2025 alle 00:00
Autore: Simone Togna / Twitter: @SimoneTogna
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