Smentirsi? Neanche per idea... Josè Mourinho, che sia ospite di Stadio Sprint, Controcampo o Chiambretti Night, non si scompone e conferma la natura del suo personaggio: battute pungenti, attacchi più o meno velati e difesa a oltranza della sua squadra. Qualcuno sperava che all'interno di un contesto poco calcistico e molto intimidatorio (tipico del bravissimo Chiambretti), lo Special One abbassasse la guardia, magari rivelando contorni di sé poco affini con l'immagine mostrata finora. O, meglio ancora, aspetti che invitassero i suoi detrattori ad attaccarlo da altre angolazioni. Invece no, il tecnico si è confermato personaggio da copertina e ha ribadito tutti i concetti espressi da quando è in Italia, compresi alcuni lati della sua vita che, a suo dire, vengono esposti in modo falso all'interno dei libri che lo vedono protagonista. Il Milan ha tre tv e un giornale, la Juventus un giornale e l'Inter...i 45 mila abbonati a Inter Channel. La realtà è questa, pochi margini di discussione. "Da quando sono all'Inter nessuno è più interista di me", frase lapalissiana che ribadisce, se ce ne fosse ancora bisogno, la sua volontà di fare scudo tra le polemiche e i suoi giocatori, il suo club, che gli ha dato fiducia. E neanche l'ombra di Mancini lo spaventa: "Lui dopo Liverpool ha detto che si sarebbe dimesso, io dopo Manchester ho chiesto una riunione per definire le prossime strategie".

Lo Special One ha solo bisogno di qualcuno che lo accenda, poi non nasconde in alcun modo il proprio pensiero. Neanche nei confronti dei colleghi più "in", Ranieri e Ancelotti, per i quali continua comunque a nutrire stima, anche se... "Ancelotti ha vinto due Champions League, ma è l'unico che ha perso una finale in vantaggio di tre gol. Il Chelsea mi ha chiamato perché nei 50 anni precedenti nessuno è stato in grado di vincere il campionato (Ranieri lo ha preceduto sulla panchina dei Blues)". Caro Josè, anche se ti ritieni antipatico, o almeno lo ripeti per provocare chi ti ha definito così, dalla tua parte hai la maggioranza del popolo nerazzurro, che di certo mercoledì notte ha trascorso parte del suo tempo davanti alla tv per rivederti all'opera. Hai difeso l'Inter e te stesso in modo egregio e, nonostante a qualcuno siano un po' girate vedendo vanificata la possibilità di un tuo dietrofront dialettico (si legga la prima pagina di Tuttosport...), hai confermato di meritare la fiducia della gente che per te conta davvero, i tifosi dell'Inter, che oggi si sentono un po' più tutelati rispetto al passato. Evviva il nostro Robin Hood!

Sezione: Editoriale / Data: Gio 02 aprile 2009 alle 09:32
Autore: Fabio Costantino
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