Venghino sciuri, venghino! Il mago Lucianus è pronto a stupirvi ancora con effetti speciali, basta una semplice intercettazione e il prestigio è servito! Stavolta cercherò di essere il meno polemico e più diretto possibile. Ovviamentte, mi riferisco all’ultima intercettazione choc che l’ex direttore generale della Juventus (radiato da ogni carica nel mondo del calcio) Liuciano Moggi ha estratto dal cilindro nell’ennesimo tentativo di discolparsi davanti al mondo. Per chiarezza, estrapolo la frase che a suo dire ripulirebbe l’immagine sua e della Juventus dallo scandalo Calciopoli 2006: “Le fatiche che hai durato non le devi mettere in discussione, fa la tua partita, non ce n’è per nessuno, e, se ti dico proprio la mia, in questo momento, se hai un dubbio pensa a più chi è indietro che a chi è avanti, dammi retta”, dice il designatore Paolo Bergamo all’arbitro Pasquale Rodomonti, sorteggiato per dirigere Inter-Juventus.

Parole che, a detta di L.M. e della sua squadra di difensori legali, dimostrerebbero che il club bianconero non veniva aiutato anzi, nella fattispecie Bergamo avrebbe chiesto un occhio di riguardo per chi stava allora dietro in classifica (l’Inter). Chiarissimo, no? In base a questa frase la Juventus sarebbe stata ‘vittima’ di una congiura che, nel dubbio, avrebbe portato Rodomonti a fischiare in favore dell’Inter (cosa non certo verificatasi in campo). Inizio dalla prima perplessità: nel precedente scambio di battute il designatore suggerisce all’arbitro di prepararsi bene psicologicamente perché tra le due contendenti c’è una differenza di 15 punti. E questo dettaglio mi invita a estrapolare l’espressione di Bergamo “non ce n’è per nessuno”, per giustificare l’invito a non danneggiare i nerazzurri. Che significa? Semplice, tradotto vuol dire: “Puoi permetterti di non aiutare i bianconeri, tanto la differenza in classifica è tale da non danneggiarli alla fin fine”. Mi sembra l’interpretazione più sensata, voi che ne dite?

Aggiungo un altro dettaglio che a qualcuno sarà sfuggito, vale a dire un’intercettazione del giorno prima tra il presidente della Figc Franco Carraro e lo stesso Bergamo. Estraendo una frase significativa, il primo, a proposito del fresco designato Rodomonti, dice al secondo: “Mi raccomando, che non aiuti la Juventus per carità di Dio eh? Che è una partita delicatissima, in un momento delicatissimo, della Lega, eccetera.... Per carità di Dio, che non aiuti la Juventus. E faccia la partita onesta, per carità, ma che non faccia errori a favore della Juventus, per carità eh...". Ottenendo rassicurazioni in tal senso. Pertanto, nonostante l’evidenza dei fatti, provo a interpretare ulteriormente il contesto: il clima creatosi dopo gli innumerevoli favoritismi alla Juventus e le critiche piovute addosso alle istituzioni, dalla Figc (Carraro) al settore arbitrale (rappresentato da Bergamo), ha talmente spaventato gli attori di questo spettacolo da decidere, alla vigilia dello scontro diretto tra carnefici e vittime, di mettere un freno a un trend lapalissiano, per non trovarsi ancor di più nell’occhio di un ciclone che avevano eretto da mesi a quella parte.

In altre parole, visto che c’è Inter-Juventus, evitiamo di essere spudorati, tanto la classifica ce lo consente. Diamo una mano ai nerazzurri se possibile, così smentiamo chi sta puntando il dito contro di noi e sbandieramo la pulizia del calcio italiano. Ragionamento furbesco che, paradossalmente, con tale spiegazione si ritorce contro chi vuole strumentalizzare a proprio favore la cosiddetta intercettazione choc. E non si tratta certo della prima volta. Quella che la difesa, mesi fa, definì la madre di tutte le intercettazioni (Facchetti che chiede a Bergamo di mandargli Collina, senza mai pronunciare alcun nome, ndr), alla fine si è rivelato un autogol che scagionava l’allora presidente dell’Inter.

Dopo quest’ultimo episodio, mi verrebbe voglia di invitare L.M. e la sua squadra di avvocati a valutare bene pro e contro della presentazione in aula di determinate prove, che danneggiano ulteriormente la propria immagine, producono solo illusione e senso di rivalsa nei tifosi bianconeri (in molti ci hanno scritto infervorati dalla rivelazione delle ultime ore, a volte mi spiace per loro che non 'vedono' il trucco) e danno ulteriore spinta alla crociata insensata del giovin signore. Il gioco delle tre carte può funzionare fino a un certo punto, poi la gente con un po’ di buon senso mangia la foglia…

Sezione: CALCI E PAROLE / Data: Mar 27 settembre 2011 alle 10:00
Autore: Fabio Costantino
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