In un’atmosfera unica, l’Inter ospita il Barcellona per regalarsi una serata altrettanto unica, all’interno del proprio positivo percorso in Champions League. Spalletti sfida la formazione blaugrana scegliendo dal 1’ il rientrante Nainggolan. Politano-Icardi-Perisic il tridente offensivo, De Vrij-Skriniar la coppia di difesa, con Vrsaljko e Asamoah sugli esterni. Valverde, invece, non rischia Messi, seduto sugli spalti di San Siro. Al posto dell’argentino Dembelé e non Rafinha. Per il resto, stessa squadra protagonista nella gara di andata al Camp Nou.
PRIMO TEMPO - Minuti iniziali che abbozzano coraggio e aggressività da parte nerazzurra, difesa alta e i due interni di centrocampo sulla linea degli esterni offensivi. Ma la capacità di palleggio ospite tocca la sua massima espressione e il pressing dei padroni di casa, quasi sempre eluso, scompare piano piano dal match. Il tentativo di Politano di affiancarsi ad Icardi in pressione sui difensori centrali, di Vecino ad allargarsi su Jordi Alba, di Vrsaljko ad accorciare su Arthur e lo scalare in avanti di tutti gli uomini di Spalletti, con Brozovic a seguire Busquets ovunque, non produce gli effetti sperati. Il duello tra i due registi si ripropone anche nella metà campo opposta. E quando lo spagnolo “rifiata”, a limitare il croato ci si ritrova uno degli altri due mediani schierati da Valverde. Questo continuo e armonico variare del triangolo blaugrana si manifesta con più evidenza nella fase di possesso. Pochi tocchi e tanto movimento arretrano e costringono l’Inter a correre ed “osservare”. Al palleggio si unisce Coutinho, a collaborare per lo step finale dell’azione si distingue Suarez, bravo nell’aprile spazi per gli inserimenti dei compagni e nell’andare a concludere l’azione. Con il brasiliano ad accentrarsi, a dialogare con Arthur nello stretto e a creare superiorità numerica sulla trequarti, la fascia sinistra vede la costante spinta di Jordi Alba, e il supporto di Politano a Vrsaljko. Con l’uruguaiano a svariare lungo il fronte offensivo, si rendono pericolosi anche Dembelé, comunque ben affrontato e seguito dalle diagonali di Asamoah, e Rakitic dalla distanza, sul quale pesano anche le difficoltà di Nainggolan. Skriniar è l’emblema di una retroguardia nerazzurra, seppur a tratti bucata tra le linee, molto organizzata e sempre difficile da scardinare. Lo slovacco (ri)conquista palla e prova a far ripartire l’azione, Brozo - seppur "incantenato" - non fa mancare la propria qualità e personalità. E gli 1vs1 di Perisic su Sergi Roberto, con il croato non sempre coraggioso e incisivo nell’ultima giocata, allarmano la difesa ospite. Sull'out di destra Vrsaljko trova spazio per impostare e seguire la manovra, collaborando con Politano e Vecino, ma qualche errore tecnico di troppo in fase di uscita (dell'uruguaiano su tutti) ne complica il possesso del pallone. Icardi non si risparmia, faticando però a trovare grandi palloni giocabili. E le squadre rientrano negli spogliatoi sul punteggio di 0-0.
SECONDO TEMPO - Come nella seconda parte della prima frazione, Nainggolan si posizione alle spalle del numero 9, al fianco su situazione di rinvio dal fondo da parte della squadra di Valverde. Situazione - rara - in cui i nerazzurri alzano il proprio baricentro, provando a “sporcare” ed interrompere sul nascere la costruzione blaugrana. Nell’area opposta, con Handanovic a far partire l’azione dal basso, sono gli spagnoli a svolgere il pressing, e i padroni di casa, tanto coraggiosi nel provare ad uscire in palleggio quanto in difficoltà nel riuscirci, sono spesso costretti, in un secondo momento, a “buttarla via”. Il pressing del Barcellona si manifesta anche in tutte le altre zone del campo, una volta perso il pallone, con densità, aggressività e compattezza. E l’Inter fatica a gestire la sfera con tranquillità e, di conseguenza, precisione. Se per vie centrali, però, Vecino è in costante apprensione e confusione e Brozovic non gode di grande respiro (e la loro generosità non viene accompagnata dai soliti strappi e dalla solita lucidità), con l’attenzione al croato continuamente alternata tra i mediani in arancione, per vie laterali aumentano la partecipazione al gioco e le iniziative personali e di personalità di Politano. Così come continuano gli 1vs1 di Perisic, bravo a sacrificarsi nella propria trequarti e trovato con cambi di gioco o con i passaggi lungo linea di Asamoah in quella avversaria. Il ghanese, così come Vrsaljko sul versante opposto, viene molto sollecitato in fase difensiva dall’esterno di riferimento, ma vive di più libertà in quella offensiva (spagliano qualche appoggio). Dembelé attacca e non rientra, Sergi Roberto “attende” i duelli con il numero 44. Gli attacchi della squadra di Spalletti, per i quali contribuisce tra le linee anche Borja Valero (subentrato a Nainggolan), coinvolgono molti dei suoi interpreti, aprendo alle ripartenze avversarie, favorite da traversoni imprecisi e - quasi sempre - affrettati. E il Barça, oltre alla constatata capacità di spremere gli avversari con un continuo giro palla “avanti-indietro” per smarcarsi, si disimpegna in contropiedi che allungano i nerazzurri. La coppia De Vrij-Skriniar “mura” il possibile, Handanovic si occupa del resto. L’ingresso di Vidal per Arthur toglie geometrie, nel tentativo di aumentare fisicità e spunti in una squadra sempre padrona del campo, ma meno corta e meno orchestrata da Suarez negli ultimi 30 metri. A 10 minuti (più recupero) dalla fine entrano anche Candreva per Politano e Malcom per Dembelé. Il brasiliano, sfruttando un errore di De Vrij con la squadra sbilanciata in avanti, si costruisce il gol del vantaggio a quel punto inaspettato. Ma nel momento più difficile, per stanchezza, delusione e tempo a disposizione, la Beneamata rimette orgogliosamente la testa in avanti. Con la classe e la tenacia di Lautaro (subentrato per uno stremato Brozovic e per dar vita al 4-4-2), il solito inserimento di Vecino e il solito killer-instinct di capitan Mauro Icardi. Poi giusto il tempo di “sognare”, insieme al pubblico, l’insperata vittoria, prima dell’immediato fischio finale, della consapevolezza di aver ottenuto un pareggio importante, per l’avversario, forse il più forte della competizione, e per la classifica del girone. Un girone "sulla carta" considerato dai più proibitivo, e che a due giornate dal termine vede l'Inter in piena corsa per la qualificazione, umile nel rispettare i propri limiti e coraggiosa nel cercare di oltrepassarli, per una crescita costante, per (ri)guadagnarsi un posto di rilievo nell'Europa "che conta", per tanti anni mancata e ora, con lo spirito giusto, affrontata. La prestazione, poi, ha tempo per essere migliorata.
VIDEO - ICARDI ACCIUFFA IL BARCELLONA, TRAMONTANA SI SCATENA
Autore: Christopher Nasso / Twitter: @ChrisNasso91
Altre notizie - Angolo tattico
Altre notizie
- 22:30 Inter-Bologna, in vendita (senza restrizioni) i biglietti per il settore ospiti: il prezzo dei tagliandi
- 22:16 Inzaghi sfida il suo passato con un chiaro intento: ripartire e dare un segnale forte alle concorrenti
- 22:02 Tavares e Dimarco, piovono traversoni: duello tra i migliori crossatori della Serie A
- 21:49 Abodi: "Stadi, a gennaio uscirà un portafoglio di opportunità per velocizzare il processo"
- 21:34 Sondrio, niente Hernanes: i valtellinesi affidano la panchina a Marco Amelia
- 21:20 U-16, doppia amichevole contro il Portogallo: gli interisti Rocca ed Evangelista tra i convocati di Scarpa
- 21:06 Thuram in doppia cifra per il secondo anno di fila. Ora Tikus combatte contro... l'Atalanta
- 20:53 Lazio-Inter, quote marcatori: comanda la ThuLa, occhio alle insidie Dia e Pedro
- 20:38 Inter su Ismajli? Il ds dell'Empoli: "Stiamo parlando con lui, è un grande professionista. Prenderemo le nostre decisioni"
- 20:24 GdS - Lazio-Inter, Inzaghi ne cambia 5: tornano i titolarissimi all'Olimpico. La probabile formazione
- 20:10 Inter Women, la carica di Bugeja in vista del Sassuolo: "Derby bellissimo momento. Noi squadra unica e ricca di talento"
- 19:56 Solo due vittorie per la Lazio nelle ultime otto gare con l'Inter. Entrambe a firma Sarri
- 19:42 Stadi, dalle scommesse fondi per gli interventi? Il Governo lavora ad emendamento speciale
- 19:27 Zanetti sicuro: "Inter tra le tre squadre più grandi d'Europa. E per il Sud America dico..."
- 19:13 L'Inter vista da Hodgson a Leverkusen: "Ottimo quintetto difensivo. Impressionante il lavoro di Thuram e Taremi"
- 19:00 Rivivi la diretta! "IO GIRO L'ITALIA PER TE", ospite l'INTER CLUB MARTINENGO-GHISALBA. Le ULTIME verso la LAZIO
- 18:50 Milan, Calabria rompe il silenzio: "Circolate fake news su di me e sulla squadra che creano solo confusione e divisione"
- 18:35 Edoardo Bove lascia l'ospedale Careggi: il giocatore è stato dimesso in giornata
- 18:21 Venerdì assemblea di Lega per la Serie A. All'ordine del giorno il nuovo presidente e non solo
- 18:08 Como, nessuna restrizione per i tifosi: iniziata la prevendita per la gara con l'Inter
- 17:54 Viviano: "Inzaghi, col Bayer criticate le scelte solo per il gol al 90esimo. Fosse finita 0-0..."
- 17:39 Bookies - Lazio-Inter, nerazzurri favoriti in lavagna. Difficile aspettarsi clean sheet
- 17:25 Newcastle, il tecnico Howe parla chiaro: "Non è nei nostri piani privarci di Tonali. Le voci mi fanno ridere"
- 17:12 Lazio, Pedro: "L'Inter è la squadra più forte d'Italia, ma batterla non è impossibile"
- 16:57 Udinese, finalmente è l'ora di Sanchez. Runjaic: "È a disposizione per il Napoli"
- 16:43 Un Bayer tutt'altro che Schick ha beffato un'Inter 'proletaria', in campo 'solo' in ThuTa...
- 16:29 Il milanista Trinchieri si agita davanti... ad una cover dell'Inter. Poi però ammette: "Siete forti"
- 16:15 fcinNuova seduta verso la Lazio: personalizzato per Acerbi, terapie per Pavard e Di Gennaro
- 16:02 Calendario pieno, Guardiola: "C'è anche il Mondiale per Club, servono rose più profonde. Ora sopravviviamo"
- 15:47 Ciccarelli, revocata la carcerazione: sta seguendo un percorso di recupero col Sert
- 15:32 Esodo nerazzurro lunedì all'Olimpico: attesi 13mila tifosi dell'Inter per il match con la Lazio
- 15:17 Conte: "Brave le italiane in Europa, anche col turnover il livello non scende. Complimenti a chi ha costruito le rose"
- 15:04 Napoli, De Laurentiis: "Certo che sono contento di Conte. L'ho corteggiato per un anno"
- 14:50 Borghi: "Inter tra i migliori club al mondo, il prossimo step è togliere l'eccesso di prudenza"
- 14:35 Sampdoria, prime prove per il nuovo tecnico Semplici. Con una novità per Akinsanmiro
- 14:20 Il tiro a segno del Viktoria Plzen contro Onana. Il tecnico Koubek: "Ho ordinato di tirare da ogni posizione"
- 14:07 Caputo: "I big come Lautaro stanno facendo fatica. Giovani? Punto su Sebastiano Esposito, ha voglia di emergere"
- 13:53 Ajax ko con la Lazio, Farioli avverte l'Inter: "E' in un momento magico, gira tutto bene"
- 13:38 Spalletti dopo il sorteggio: "Non facciamo calcoli. Se vinciamo con la Germania, saremo più forti"
- 13:24 Cesar: "Lazio, basta parlare di esami: con l'Inter gara da tripla. Tavares o Dimarco? Dipende"
- 13:10 Qualificazioni europee al Mondiale 2026: sorteggiati i gironi a Zurigo, due opzioni per l'Italia di Spalletti
- 12:56 Inter, 'A Warm Partners Xmas' alla Pinetina: il messaggio del top management ai partner del club
- 12:43 Nino Ciccarelli di nuovo in carcere: l'arresto in mattinata, dovrà scontare 3 anni e 6 mesi
- 12:28 Accordo Serie A-Meta contro la pirateria: segnalazioni dirette dalla Lega
- 12:14 Noslin: "Fuori con l'Ajax? Baroni mi vuole fresco per l'Inter. Sneijder mi dice sempre che..."
- 12:00 TURNOVER Inzaghiano e lo scontro CHAMPIONS-SCUDETTO: BASTONI svela il PENSIERO INTER
- 11:45 Ranking Uefa: Italia ancora seconda nel season, Inter nona tra i club
- 11:30 Frattesi: "Momenti emozionanti? Scudetto, derby, ma anche un altro in particolare. Al me bambino direi una cosa"
- 11:20 Darmian: "San Siro emozionante, soprattutto in un'occasione. Finale di Champions decisiva perché..."
- 11:12 Barella: "Lo scudetto nel derby rimarrà nella storia. Il rapporto con Riva mi ha insegnato che..."
- 11:02 Ganz: "Atalanta da scudetto, campionato molto equilibrato. Gasperini..."
- 10:48 CdS - Inzaghi e i problemi in attacco: il vuoto dietro Lautaro e Thuram
- 10:34 Caos Milan, Capello: "Lo sfogo di Fonseca? Parole forti. È evidente che..."
- 10:20 GdS - A Roma con la Lazio tornano i big: la probabile formazione
- 10:06 De Siervo: "Prezzi di Dazn? Erano sbagliati prima, è stato svenduto il prodotto"
- 09:52 TS - Supercoppa Europea 2025 in Italia? Ecco l'idea. Figc in corsa anche per le Final Four di Nations League
- 09:38 TS - Lazio-Inter, Inzaghi coi "titolarissmi". Due recuperi per il tecnico nerazzurro
- 09:24 CdS - Dumfries c'è, difesa obbligata: la probabile formazione
- 09:10 TS - Josep Martinez ancora a zero minuti: esordio in arrivo, l'Inter ha fatto una scelta
- 08:56 GdS - Inter, testa alla Lazio. Inzaghi si sente nel giusto, ma serve un ultimo salto
- 08:42 Champions, parla Benitez: "Per l'Italia può arrivare un poker. Se mi preoccupa l'Inter? È troppo forte per non pensare di..."
- 08:28 GdS - Lautaro è tornato: c'è un dato che rassicura Inzaghi. Ma già a occhio nudo...
- 08:14 GdS - Pio Esposito, futuro già scritto: il piano dell'Inter (per la felicità di Oaktree)
- 08:00 Bastoni: "Finora stagione da 8. Futuro? Mai avuto dubbi. E Conte ha provato a destabilizzarci"
- 00:00 Peccato, ma era un jolly da giocarsi. Ora un segnale fortissimo
- 23:45 Lazio, Pedro avvisa l’Inter: “Stiamo giocando molto bene, continuiamo così”
- 23:30 Lazio, Baroni: "Contento per la prestazione. Giusto lavorare con umiltà, ma con ambizione"
- 23:10 La Lazio di Baroni batte anche l'Ajax e si prende la vetta della classifica: 1-3 ad Amsterdam. I risultati europei
- 22:50 L'Estudiantes di Veron accoglie un nuovo socio: lo statunitense Foster Gillet pronto a investire 100 mln
- 22:20 Adriano: "Pensavo mi mettessero la camicia di forza, avevo idee sbagliate. Poi a San Paolo…"