L’Inter parte forte e aggredisce la Lazio sin dai primi minuti a tutto campo. La partenza sprint del Nerazzurri sorprende gli uomini di Sarri che arretrano e sbagliano tecnicamente molti palloni. Questo consente a Barella e compagni di recuperare alti molte palle e giocarle pericolosamente sulla tre quarti avversaria. Da una forte pressione di Bastoni su Isaksen nasce il goal di Lautaro. Il numero 95 per tutta la partita uscirà forte sul giocatore della Lazio, impedendogli di giocare pulito e di girarsi verso la porta e puntare. Il duello Bastoni-Isaksen è sicuramente una delle chiavi tattiche principali di Inter-Lazio. Quando gli uomini di Chivu costruiscono lo fanno a quattro con Çalhanoğlu che si abbassa tra Acerbi e Bastoni per impostare, scrollandosi di dosso la marcatura a uomo di Guendouzi. E quando l’Inter perde palla, si alza subito ad aggredire uomo su uomo la Lazio che costruisce da dietro con Romagnoli e Gila. La manovra offensiva dei biancocelesti si sviluppa soprattutto a sinistra, dove Akanji non esce altrettanto forte come Bastoni su Zaccagni. In questo modo, il capitano della Lazio può sempre girarsi a puntare anche Dumfries che arriva per il raddoppio. 

I pericoli principali per il nerazzurri arrivano proprio da quella zona di campo. In fase di interdizione è fondamentale il continuo raddoppio di marcatura di Çalhanoğlu che aiuta Sucic, Bastoni, Barella e Akanji sia a destra che a sinistra a contenere il proprio avversario diretto per poi rubare palla e ripartire. Una volta recuperata palla, l’Inter vuole saltare la prima linea di pressione della Lazio dei centrocampisti con imbucate in verticale e trovarsi in superiorità numerica sulla tre quarti soprattutto con Sučić e Barella che si liberano, ricevono e conducono. Il croato dell’Inter oltre a essere uno dei più pericolosi in fase offensiva, è anche il primo ad alzarsi in pressione sui difensori della Lazio, dettando il movimento a tutti gli altri compagni. Lautaro e Bonny giocano più in orizzontale del solito. I due attaccanti inoltre stanno molto larghi tra loro e aiutano la propria catena di riferimento: Bonny a destra e Lautaro a sinistra. Con il passare dei minuti, la Lazio prende coraggio e oltre a giocare a sinistra con Zaccagni, prova delle incursioni centrali con Cataldi e a destra con Lazzari che ne approfitta per salire quando Dimarco è alto in fase di spinta. Dia davanti è sempre abbastanza isolato dal gioco e non riesce a tenere tanti palloni per far salire la squadra, anche perché è guardato a vista da un ottimo Acerbi che non gli si scrolla mai di dosso. Nel secondo tempo, vista la grande forma di Zaccagni l’allenatore dell’Inter preferisce mettere un solido Carlos Augusto a destra per contenere il 10 della Lazio. La catena di sinistra Bastoni Dimarco Zielinski, gira a meraviglia e col passare dei minuti riesce sempre di più a imporre la propria qualità e il proprio gioco. Il risultato finale manda l’Inter in testa, davanti a tutti.

Sezione: Angolo tattico / Data: Lun 10 novembre 2025 alle 14:20
Autore: Riccardo Despali / Twitter: @RiccardoDespali
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