Ieri sera l’Inter affrontava il Verona in casa per rispondere dopo la sconfitta con il Parma al Tardini 7 giorni fa. Ne esce un pareggio, nonostante lo svantaggio ribaltato. Molto deriva dal rosso a Medel che lascia i suoi in 10 per gran parte della ripresa. 

Mazzarri vara il classico 3-5-2 con Handanovic in porta la difesa titolare ranocchia-Vidic-Juan. Medel sta davanti alla difesa, con Kovacic e Kuz mezz’al e Dodò-Nagatomo esterni. Davanti confermato Palacio nonostante il momento così così al fianco di Icardi. 

Mandorlini punta sul 4-3-3 con Moras e Marquez centrali, i terzini di spinta sono Agostini e Martic. In mezzo Obbadi fa da diga e crea gioco, con Halfredsson e Ionita ai lati. Il tridente è composto da Toni punta centrale fisica, sugli esterni agiscono Christodulopulos e Gomez. 

La gara parte con i nerazzurri sonnecchianti, con poche idee e il gioco spesso orizzontale. Il Verona, ben chiuso e in attesa di ripartire si fa subito vedere dalle parti di Handa con Toni (non coperto a dovere da Vidic-Juan). Basta poco e alla seconda ripartenza gli ospiti sono già in vantaggio. Medel perde il pallone e si fa saltare, in inferiorità numerica la difesa nerazzurra è punita dal solito Toni, su sponda di Lazaros. Ci si aspetta la reazione nerazzurra, ma il gioco non decolla, complice lo scarso movimento delle punte. Ma a furia di premere, con gli uomini di Mandorlini chiusi nella loro metà campo il pareggio arriva su cross di Ranocchia e Palacio che assiste Icardi al sesto centro stagionale. L’Inter continua il pressing, Kuzmanovic e Nagatomo sono i più attivi dalla destra e il Verona sembra aver difficoltà ad appoggiarsi a Toni per uscire dal guscio. Gli esterni funzionano, Dodò spinge molto, ma manca la tranquillità per trovare il vantaggio giocando un buon calcio, troppa la frenesia nel momento più difficile per gli ospiti, che hanno subito il colpo. Icardi si allarga spesso a prendere palla, senza essere pericoloso e Medel risulta lento e scontato nelle giocate, orizzontali e spesso tardive e pericolose (solo da suoi errori partono i contropiede veronesi).

La ripresa vede gli stessi 22 in campo. L’Inter continua a spingere e sul triangolo Medel-Palacio-Icardi arriva il 2-1 firmato da Maurito. La gara cambia di nuovo, Medel procura il rigore ospite e viene espulso per secondo giallo per il fallo di mano. Handa mantiene il risultato invariato, ma Mazzarri passa al 3-4-2, senza inserire nessuno. Il Verona sfonda meglio sugli esterni e l’Inter non riesce bene a ripartire (oltre a fare poco gioco con l’inferiorità numerica). Kovacic non ce la fa, Krhin entra al suo posto e si piazza nei due mediani di centrocampo, spaesato. E’ un vero e proprio assedio veronese nella metà campo nerazzurra. L’Inter riparte a fatica, ma non torva mai trame per rifiatare. Mandorlini prova le carte Saviola e Nico Lopez per Ionita-Gomez, restituendo verve  all’attacco. Mazzarri inserisce Obi per uno stremato Palacio, ma gli ospiti pareggiano al termine di un forcing durato minuti, buono l’assist di Saviola per Lopez, ma Juan non è assolutamente esente da colpe con un'scita scellerata alla caccia dell'anticipo (che mette in inferiorità numerica i compagni). 

Partita a due volti quella del Meazza. L’Inter parte da incubo, ma mostra carattere ribaltando il risultato. Buona la spinta degli esterni e la verve di Kuzmanovic tra i reparti. Icardi e Palacio fanno il loro dovere. E’ Medel che causa la ripartenza del vantaggio ospite prima, poi con l’espulsione complica la vita a Mazzarri e i suoi. Da lì in poi poco chiaro il cambio Palacio-Obi, con il nigeriano che non rinforza il centrocampo in difficoltà ma si piazza trequartista. Mandorlini imposta la gara sulle ripartenze veloci e ha ragione sul suo primo gol. Poi la sua squadra sta troppo bassa e ritrova fiducia solo garze all’uomo in più. Il pareggio è meritato dopo una ripresa di spinta continua sulle fasce e un occasioni a raffica. Per un motivo o per l’altro questa Inter non riesce a uscire dalla crisi. 
 

Sezione: Angolo tattico / Data: Lun 10 novembre 2014 alle 00:15
Autore: Luca Pessina / Twitter: @LucaPess90
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