Dopo sette vittorie consecutive, di cui due in Champions League, si arresta la corsa dell'Inter, battuta 2-0 al Camp Nou dal Barcellona. Un risultato preceduto però dal rassicurante 2-2 di Eindhoven tra Psv e Tottenham. Juventus e Borussia Dortmund guadagnano con merito le copertine grazie ai successi su Manchester United e Atletico Madrid. Ecco i Top & Flop della terza giornata.

 

I TOP

TROPPA JUVE PER MOU I bianconeri vincono di misura a Old Trafford, ma la differenza in campo tra la squadra di Allegri e quella di Mourinho appare ben più ampia. I campioni d'Italia giocano con personalità, rendendosi parecchio pericolosi ogni qualvolta affondano il colpo. Al contrario, i Red Devils appaiono timorosi e troppo arruffoni. Lo Special One ricorda il Triplete ai tifosi juventini che lo insultano ma, suo malgrado, quella nerazzurra era una rosa di ben altro spessore rispetto a quella che allena oggi.

ONDA GIALLONERA – Esonda il Borussia Dormund e soffoca il malcapitato Atletico Madrid. Raramente si è vista la squadra di Diego Pablo Simeone così in difficoltà in campo europeo: un 4-0 (Witsel, doppietta Raphael Guerreiro e Sancho) che non ammette repliche e che, verosimilmente, condanna i colchoneros al secondo posto nel Gruppo A vista la differenza reti con i tedeschi che difficilmente non faranno punteggio pieno con Club Bruges e Monaco.

IL SINISTRO DI DI MARIA – Grande prova del Napoli, che a Parigi rimedia solo un punto a causa di una magia di Angel Di Maria in pieno recupero. L'argentino s'inventa un sinistro a giro che s'insacca imparabilmente alle spalle di Ospina e che vale il 2-2 finale. Mastica amaro Ancelotti, punito da un suo vecchio pupillo con il quale, a Madrid, aveva conquistato la famosa Decima.


I FLOP

PSICODRAMMA SPURS La grande delusione dei gironi fin qui è stato sicuramente il Tottenham. La squadra di Mauricio Pochettino si presentava ai nastri di partenza con grandi aspettative e rinnovate ambizioni, giustificate da un avvio di stagione brillante. E invece, con il ko di San Siro, è ricominciato il circolo vizioso che spesso assale il club di Londra. Il pari di Eindhoven, subito nel finale, è l'ultimo passo falso della serie: 1 punto in 3 partite e qualificazione appesa a un filo. 

IRRICONOSCIBILE ATLETICO – Sarà che il girone fornisce pochi stimoli, sarà che la qualificazione non pare minimamente in dubbio, fatto sta che la prestazione dei colchoneros a Dortmund è stata per larghi tratti sconcertante: mai il Cholo aveva perso con un passivo così largo. In particolare, sono clamorosamente mancati i due attaccanti (Griezmann e Diego Costa) e Lucas Hernandez, schierato centrale da Simeone. Un passivo (0-4) che allontana forse definitivamente il primo posto nel girone. 

LA PERSONALITÀ NERAZZURRA – Spalletti si aspettava tutto un altro approccio alla gara da parte dei suoi che, invece, al Camp Nou non sono stati in grado di fronteggiare il Barcellona con le armi della personalità e della consapevolezza nei propri mezzi. Più che la fase difensiva, all'Inter è mancato il palleggio a centrocampo e lo sbocco offensivo. Una sconfitta netta, al di là del punteggio, che però può rappresentare un altro step di crescita per una squadra che torna ad affacciarsi al grande calcio dopo tanti anni (com'è che dicevano per la Juve? "Non perde, impara"). E il pari del Philips Stadium mitiga (e non poco) l'amarezza per il ko.

Sezione: We Are The Champions / Data: Gio 25 ottobre 2018 alle 11:20
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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