Anche oggi il Corriere dello Sport celebra la crescita di Pio Esposito, a segno in ogni competizione finora giocata con la maglia dell'Inter. Gol a River Plate nel Mondiale, al Cagliari in campionato, all'Union St. Gilloise in Champions. Alal collezione si aggiunge pure la rete all'Estonia con la Nazionale. A essere pignoli, manca la firma a San Siro...

Ciò che viene a galla, oltre ai gol, è però la capacità di giocare per la squadra e con la squadra. "Nel calcio di oggi, però, chi gioca là davanti non è più soltanto un terminale offensivo. Un centravanti è vero valore aggiunto se riesce a impreziosire la sua gara con un contributo più ampio. Ciò in cui Pio si sta specializzando: agire sempre con lucidità, proteggere palla, leggere le situazioni, capire la scelta migliore da compiere in base al momento - si legge -. Riesce, già ora, molto spesso a non essere banale nelle giocate, nonostante la poca esperienza. Così diventa più facile assolverlo in caso di errore anche importante negli ultimi metri. Di certo non ha problemi a perdonarlo Cristian Chivu. Il rapporto con il rumeno è privilegiato, perché affonda le radici negli anni trascorsi a Interello. Tra loro si è chiuso un cerchio: responsabilizzarlo fin da subito in prima squadra è stato un passaggio naturale. Esposito sa bene cosa vuole da lui il suo allenatore: sfruttare ogni pallone per creare un vantaggio ai compagni". 

Sezione: Rassegna / Data: Gio 23 ottobre 2025 alle 11:16 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print