JULIO CESAR 7 – Il prodigio del primo tempo lo compie con quel colpo di reni col quale sporca quel tanto che basta per evitare che Pastore centrasse il pari. Altre uscite tempestive, toglie sin qui le castagne del fuoco. Uscendo su corner, si procura un problema alla schiena che però non gli impedisce di fermare Hernandez lanciato a rete e poi di fare il miracolo su Miccoli. Sul gol è tradito dalla dormita dei difensori.
NAGATOMO 5,5 – Si segnala solo per un bello spunto a saltare Balzaretti, che per il resto della partita lo fa penare e anche parecchio, al punto che spesso è Zanetti a dover mettere più di una pezza. Anche nella ripresa si nota a sprazzi, con qualche buona diagonale.
RANOCCHIA 5,5 – Con Ilicic che imperversa dalle sue parti ha anche lui il suo bel da fare. Latita parecchio in quell’incredibile ping pong in area nerazzurra poco dopo il gol di Eto’o. Anche nella ripresa fatica a contenere le iniziative avversarie, come quando lascia campo a Hernandez che non colpisce come dovrebbe. Il corner del 2-1 non è colpa sua: la palla era uscita.
LUCIO 6,5 – Inizio difficile: al pronti via Hernandez lo uccella e conclude. Subisce poco dopo un dribbling pesante da Pastore. Bisogna aspettare un po’ prima che prenda le misure al match. Diventando da lì più sicuro, a tratti invalicabile come sempre. Con un’acrobazia quasi da codice rosso evita che il Palermo porti a compimento la seconda azione incredibile del suo match-
CHIVU 6 – Cassani su quella fascia fa ciò che vuole: il romeno interpreta male la partita, addirittura rischia l’harakiri per troppa leggerezza, e meno male che Hernandez si fa prendere dalla fretta. Con il suo tocco impercettibile, però, aiuta Julio Cesar a togliere l’Inter dai guai. Decisamente meglio nella ripresa, quando si propone in tre importanti chiusure su Hernandez e Cassani
ZANETTI 7,5 – Ancora una volta immenso, per quantità e sacrificio. Si prende la briga di aiutare Nagatomo andando a mettere il freno alle incursioni di Balzaretti. Ed è lui con una corsa eccellente a sbrogliare definitivamente quella azione convulsa in area interista. Ma la cosa più bella in mezzo a tanto lavoro la regala al minuto 86, quando l’Olimpico urla di stupore non appena lo vede partire come un missile da un’area all’altra, facendo venire il fiatone a Balzaretti. E tutto questo, signori, a 37 anni. E queste due coppe sono ulteriore allenamento.
STANKOVIC 6 – Tenta un paio di volte di innescare Pazzini, senza successo. In un paio di circostanze cerca anche gloria personale. Nella ripresa soffre un po’ la stanchezza, ma strappa applausi quando si immola sulla conclusione di Hernandez.
THIAGO MOTTA 6 – Aiuta la difesa, toglie molto spesso pressione ai compagni di squadra portando palla in avanti. Grande faticatore, finché può resiste ai colpi e ai crampi, poi deve uscire. DALL’83’ MARIGA SV
SNEIJDER 6,5 – Prende un sacco di botte, frequenti sono le sue smorfie di sofferenza. Che spesso sfociano in nervosismo: fatica a far filtrare il pallone, difetta nella mira, non trova sbocchi a parte in un caso: quando lancia Eto’o verso il gol del vantaggio. Eto’o prova a ricambiargli il favore, ma le gerarchie sono definite: l’olandese dà i palloni, il Re Leone li converte in gol. E succede un’altra volta nel secondo tempo. Prima di uscire, solo Sirigu gli nega la gioia della gemma personale col tiro a giro da fuori. DALL’87’ MILITO 6,5 – Stessa porta, stesso stadio, stessa competizione, soprattutto stesso peso specifico altissimo. Contro la Roma fu il gol partita, stasera il Principe decide la seconda finale col gol che spezza i sogni di rimonta del Palermo.
ETO’O 9 – Ci vuole lui, ci vuole la sua zampata felina, per regalare un sorriso all’Inter. Il senso del gol combinato al cinismo fruttano la rete nella prima occasione reale dei nerazzurri in tutto il primo tempo. Ma è straordinario anche quando rientra di almeno 40 metri per evitare di regalare una rimessa laterale al Palermo. E’ straordinario quando corre, lotta, suda, cerca di sfuggire all’arcigno controllo di Carrozzieri. Prova a dare a Sneijder la palla del 2-0, ma il destino è segnato: il Re Leone è deputato a pugnalare Sirigu per la seconda volta. Chiude un’annata straordinaria con 37 gol all’attivo e la firma pesantissima sul terzo successo della stagione 2010-2011. Con ciliegina sulla torta dell’applauso agli strepitosi tifosi rosanero che hanno inondato l’Olimpico di entusiasmo.
PAZZINI 5 – Troppo spesso spalle alla porta, fatica a trovare spazi tra i difensori del Palermo, che non disdegnano le maniere forti. L’unica palla buona, servita da Stankovic, è troppo lunga. Addirittura in un caso cerca la conclusione da lontanissimo di testa, sintomo di un’intesa non ben rifinita. Chiuderà comunque il cerchio, riscattandosi dalla cocente delusione per la sconfitta di due anni fa. DAL 61’ PANDEV 6,5 – Un ingresso determinante, perché mette lo zampino su entrambi i gol della ripresa: prima recupera il pallone che poi Sneijder girerà a Eto’o, poi supera Cassani in duello e imbecca Milito per il gol del Settebello di Coppa.
ALLENATORE: LEONARDO 6+ – Finalmente il tabù è spezzato: anche lui può finalmente festeggiare un successo importante. Come Mancini, anche lui inizia a riempire la sua bacheca nerazzurra con una Coppa Italia. Certo, è stata una gran fatica contro un Palermo arcigno e carico come una molla. Ma quando in squadra hai campioni del calibro di Eto’o e Milito, tutto, ma proprio tutto, diventa più facile. E ora, testa alla nuova stagione: con un derby in terra di Cina che già chiama...
PALERMO: Sirigu 6; Cassani 6,5, Muñoz 6, Goian 6 (25’ Carrozzieri 6,5), Balzaretti 6,5; Migliaccio 6, Acquah 5 (55’ Miccoli 6), Nocerino 6,5; Ilicic 6,5, Pastore 7; Hernandez 5,5 (77’ Pinilla 5,5). Allenatore: Rossi 6+.
ARBITRO: MORGANTI 5 – Vede bene quando il Palermo recrimina per due rigori: Ilicic scivola, e anzi prima ci starebbe un fallo su Motta. Poi, Chivu interviene pulito su Hernandez. Semmai, sbaglia quando non sanziona il contatto Lucio-Pinilla, lì sì ad alto rischio. Vede male però in parecchie altre circostanze, mal coadiuvato dagli assistenti come in occasione del corner del 2-1 nato da palla abbondantemente fuori. Parecchi interventi duri non sanzionati. ASSISTENTI: ROSSOMANDO – PAPI 5
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