Dall'iniziale scetticismo alla convinzione di avere trovato un ottimo allenatore. Questo, secondo Mauro Bellugi, il sentimento dei tifosi nerazzurri nei confronti di Andrea Stramaccioni, scelto da Moratti per guidare la squadra nerazzurra partendo dalla Primavera, e oggi apprezzatissimo ad ogni latitudine. Bellugi distribuisce a metà i meriti per questa prepotente risalita dei nerazzurri: "Il presidente ci ha visto giusto e ha fatto benissimo a puntare su questo allenatore: ha puntato su un giovane di belle speranze facendogli un contratto normale senza svenarsi, e così oltre a ritrovarsi un mister intelligente e bravo si è anche aggiudicato uno preparato in tutto quello che fa. Grandi complimenti quindi a Stramaccioni e al presidente che ha puntato su di lui. All'Inter non è facile allenare, se non arrivano i risultati si può essere anche un allenatore affermato, ma si viene ugualmente mandati via. Sono contento che tutto vada bene, il merito è soprattutto di Stamaccioni e, ripeto, del presidente".

Ma quali sono i punti di forza di questa Inter? "Samuel, anche se adesso purtroppo è infortunato, e innanzitutto Handanovic perché dà a tutti una sicurezza e una tranquillità eseguendo parate difficilissime e poi si alza e sembra che non sia successo niente, è un portiere straordinario, veramente ben indovinato il suo approdo all'Inter. Juan Jesus è il nuovo giovane emergente, io lo avevo visto giocare nel Brasile alle Olimpiadi e non mi aveva un granché entusiasmato, invece adesso gli vedo far delle cose che non credevo fossero nel suo repertorio, ha forza, scatto e velocità. I soliti Milito, che è il più forte di tutti, Zanetti, che è sempre al solito al top probabilmente gli alieni lo hanno clonato, e Cambiasso, che è tornato ai massimi livelli, a inizio stagione giocava abbastanza bene, adesso sta benissimo e quando è in questa forma è il numero uno. Stanno vivendo un ottimo periodo anche Cassano e soprattutto Palacio che veramente mi ha entusiasmato perché non solo è un giocatore straordinario per i gol che fa, ma è anche sempre pronto a vedere il compagno che si smarca e a fornirgli cross e assist, e non tutti sono così bravi in questo, mentre lui si".

Sulle potenzialità ancora inespresse del centrocampo aggiunge: "Guarin non è ancora quello che io conosco che oltre a essere un giocatore forte ha un tiro dalla distanza pazzesco e finora l'ha sfruttato poco, Gargano e Mudingayi sono arrivati solo quest'estate e in più Mudingayi è stato fuori un periodo per infortunio e quindi ci vuole un po' di pazienza prima che il centrocampo riesca a esprimere tutte le sue potenzialità. Comunque il centrocampo dà ampie garanzie di essere affidabile. Il valore assoluto del centrocampo dipende anche molto da Cambiasso che quando è in spolvero garantisce a tutto il reparto una qualità superiore per la sua grandissima esperienza, se invece Cambiasso è quello dell'inizio di stagione, quindi non al top della condizione e gli manca un po' di forza fisica e la continuità nella corsa, anche il centrocampo ne risente".

Sezione: News / Data: Dom 11 novembre 2012 alle 15:25 / Fonte: TMW
Autore: Christian Liotta
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